Durante la conferenza stampa di presentazione del programma “Se Mi Lasci Non Vale” di Luca Barbareschi, è stata sollevata la questione della mancanza di coppie gay. La risposta dei dirigenti Rai è stata seguita da considerazioni del conduttore, che si è lasciato andare a cliché e affermazioni discutibili.
Barbareschi ha espresso la sua opinione riguardo alla complessità di gestire un reality con coppie eterosessuali e omosessuali, menzionando che oggi esistono molti generi, addirittura 98. Ha ironizzato su tipi di genere che variano da stagione a settimana, citando un vicepresidente di Citibank che cambia aspetto ogni giorno. Queste riflessioni, a suo avviso, rasentano la psicosi, tanto che lui stesso afferma che sarebbe difficile seguire un simile stile.
Il conduttore ha inoltre chiarito la sua scelta di presentare coppie “classiche” e “normali”, sostenendo di preferire una narrazione più tradizionale, ritenendo che vi sia già molto da scoprire nelle relazioni comuni. Barbareschi ha sottolineato che, se coppie gay avessero partecipato ai casting, sarebbero state considerate con gli stessi criteri degli altri concorrenti. Ha suggerito che ogni diversificazione crea complicazioni nel format del programma, evidenziando l’importanza della dinamica tra marito e moglie.
Ad esempio, abbiamo introdotto una squadra di incursori in un contesto di parità di genere; altrimenti avremmo dovuto aumentare il numero degli stessi, il che avrebbe reso tutto molto complesso e altrettanto lungo. Forse nella prossima serie potremmo perseguire un approccio più orientato al genere. Sarà interessante vedere se sabato sera Fabio Canino, Guillermo Mariotto e Alberto Matano si esprimeranno su queste affermazioni