> > L'overload normativo in Europa: un freno alla competitività industriale

L'overload normativo in Europa: un freno alla competitività industriale

Immagine che illustra l'overload normativo in Europa

Emanuele Orsini denuncia l'eccesso di regolamentazioni che ostacolano le imprese

Un contesto normativo insostenibile

Negli ultimi anni, l’Unione Europea ha visto un incremento esponenziale del numero di norme e regolamenti, con un totale di 13.500 nuove disposizioni scritte in cinque anni. Questo dato, fornito dal presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, mette in luce una realtà preoccupante per le imprese europee, che si trovano a dover gestire un carico normativo sempre più pesante. In confronto, gli Stati Uniti hanno introdotto solo 3.000 nuove norme nello stesso periodo, evidenziando un divario significativo nella gestione della regolamentazione.

Le conseguenze per le imprese

Orsini ha sottolineato che l’eccesso di regolamentazioni non solo aumenta i costi operativi per le aziende, ma rappresenta anche un freno alla loro competitività. Le imprese europee, già sotto pressione per affrontare sfide globali, si trovano ora a dover investire risorse significative per conformarsi a normative che, in molti casi, sembrano più un ostacolo che un aiuto. La necessità di pagare per cancellare norme obsolete o superflue è diventata una priorità per le aziende, che chiedono un intervento deciso da parte delle istituzioni europee.

La richiesta di un cambio di rotta

In questo contesto, Orsini ha lanciato un appello chiaro: è tempo di fermarsi e riconsiderare l’approccio normativo dell’Unione Europea. Le aziende non possono continuare a subire l’impatto di una legislazione che si accumula senza sosta. La competitività dell’industria europea dipende dalla capacità di semplificare e razionalizzare le norme esistenti, piuttosto che aggiungerne di nuove. Solo così sarà possibile creare un ambiente favorevole all’innovazione e alla crescita, elementi essenziali per affrontare le sfide del mercato globale.