Lorenzo Spolverato ha rivelato: "Sono stato coinvolto con gruppi criminali, c'erano presenze di armi e ho causato sofferenza ad individui".

Durante un dialogo con Shaila Gatta al Grande Fratello, Lorenzo Spolverato ha confessato di aver vissuto un'infanzia turbolenta. Ha affermato di essere stato coinvolto con individui disonesti e di aver sofferto a causa delle cattive frequentazioni. Grande Fratello ha censurato parti del suo racconto legate alla delinquenza. Malgrado la povertà e le sfide affrontate durante l'infanzia e l'adolescenza, Spolverato ha sottolineato come i suoi genitori gli abbiano insegnato ad amare e difatti ha iniziato a lavorare a 15 anni per supportare la sua famiglia.

Durante una conversazione con Shaila Gatta al Grande Fratello, Lorenzo Spolverato ha rivelato di aver avuto un’infanzia turbolenta, segnata da cattive frequentazioni.

“Ho avuto a che fare con persone di malaffare, la mancanza di regole imposte dai miei genitori mi ha perseguitato” – ha detto Lorenzo Spolverato, entrando poi nei particolari – “Mi è capitato di fare del male a persone innocenti e subire danni da soggetti malvagi. Stavo con bande, c’erano armi in gioco, credo tu possa immaginare”. Il Grande Fratello ha censurato il racconto del suo passato delinquenziale, mutando l’audio e cambiando inquadratura al riferimento di “armi” e “gang”.

Tuttavia, la rivelazione era già stata fatta. Lorenzo Spolverato, nato nel contesto degradato delle case popolari di Milano, ha raccontato: “Sono cresciuto in un ambiente difficile. Provenivo da una famiglia molto povera, a casa mancavano sempre risorse e cibo. È difficile ogni volta che ci ripenso[…]. I miei genitori hanno dovuto fare moltissimi mestieri. Una cosa per cui li ringrazio è che mi hanno insegnato a dare e ricevere amore. Per non caricarli ulteriormente, ho iniziato a lavorare a 15 anni”.