Milano, 7 feb. (Adnkronos) – Il teatro come strumento educativo per promuovere la centralità dell'essere umano nelle sue varie componenti, coinvolgendo attivamente i giovani in un processo di confronto e crescita attraverso il corpo, le emozioni e il pensiero creativo. In occasione della giornata nazionale contro la violenza e il bullismo, l'assessore regionale all'Istruzione, Formazione e Lavoro Simona Tironi ha partecipato all'evento 'Coltiv@rete' in Auditorium Testori a Palazzo Lombardia. Presenti oltre 300 alunni provenienti dalle scuole di Milano e dell'hinterland milanese ma anche da altre province lombarde. La 'conferenza teatralizzata' rappresenta un'iniziativa che coinvolgerà gli studenti in percorsi educativi con la polizia di Stato.
"Soprattutto oggi – dice Tironi – la Giornata internazionale contro la violenza e il bullismo rappresenta un'importante occasione per rafforzare l'impegno delle istituzioni nella tutela dei nostri studenti. Negli ultimi anni il disagio legato al bullismo e al cyberbullismo è andato sempre più aumentando, e noi abbiamo la responsabilità di promuovere una cultura di rispetto e solidarietà, offrendo ai nostri ragazzi e alle loro famiglie gli strumenti migliori, partendo dalle testimonianze, come quella importantissima a cui abbiamo assistito questa mattina".
Il progetto 'Coltiv@rete' è frutto della collaborazione tra Regione Lombardia, Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia e la Polizia di Stato, ed è rivolto ai genitori, agli insegnanti e agli studenti lombardi. Regione Lombardia si impegna a creare un ambiente sicuro e inclusivo nelle scuole, dove sia adulti che ragazzi sono attenti e sensibili al bullismo. Attraverso l'utilizzo del teatro come strumento educativo, si vuole favorire un confronto aperto e costruttivo tra le nuove generazioni, promuovendo la consapevolezza sui valori fondamentali e la cultura della legalità. "Oggi – sottolinea Domenico Geracitano, poliziotto scrittore – ciascuno di noi deve essere un contadino della rete, quel terreno è rappresentato da internet e noi dobbiamo saper seminare quel seme che porterà i frutti attraverso la giusta coltivazione degli spazi virtuali. Con 'Coltiv@rete' vorrei che ciascuno di voi ritornasse a stupirsi di fronte alle meraviglie della vita perché questa capacità, forse l'abbiamo dimenticata".
I dati del monitoraggio del bullismo e del cyberbullismo tra il 2022-2023 segnalano un'alta partecipazione alle iniziative di sensibilizzazione e alla raccolta dati da parte degli studenti e degli insegnanti. Nello specifico, hanno preso parte al monitoraggio 185.063 studenti e studentesse di 699 istituzioni scolastiche statali secondarie di secondo grado (circa il 23% delle istituzioni scolastiche statali secondarie di secondo grado del paese) e 44.070 docenti afferenti a 1.909 Istituzioni Scolastiche statali primarie e secondarie di primo e secondo grado.
"I dati sul bullismo in Lombardia – spiega l'assessore Tironi – ci indicano che esiste ancora un divario tra la percezione degli studenti e degli insegnanti. È fondamentale affrontare tutte le forme di bullismo e garantire un ambiente sicuro e inclusivo nelle scuole. Gli episodi meno gravi tendono a rimanere sommersi, ma è fondamentale affrontare tutte le forme di bullismo, per evitare che abbiano conseguenze significative sulla vita degli studenti".
I casi di prepotenza tra pari continuano a coinvolgere un numero considerevole di studenti e studentesse, soprattutto nelle modalità faccia a faccia. Infatti, il 26,9% degli studenti e delle studentesse (21,5% in modo occasionale e 5,4% in modo sistematico) ha riportato di essere stato vittima di bullismo nei 2-3 mesi precedenti alla rilevazione (avvenuta tra maggio e giugno 2023), mentre il 17,5% dei partecipanti ha dichiarato di aver preso parte attivamente a episodi di bullismo (14,7% in modo occasionale e 2,8% in modo sistematico). Per quanto riguarda le forme cyber, invece, l'8% (6,5% in modo occasionale e 1,5% in modo sistematico) degli studenti e delle studentesse ha dichiarato di aver subito episodi di cyberbullismo, mentre il 7,2% (5,8% in modo occasionale e 1,4% in modo sistematico) ha riportato di aver preso parte attivamente a episodi di cyberbullismo. Dal confronto tra i dati 2021, 2022 e 2023 emerge un trend in aumento nella vittimizzazione, soprattutto nelle sue forme sistematiche. Il bullismo, il cyberbullismo e la cybervittimizzazione, invece, sebbene risultino in generale piuttosto stabili nel tempo, evidenziano un lieve aumento delle forme sistematiche e una lieve diminuzione delle forme occasionali.