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Un gesto che ferisce la comunità
È con un profondo senso di indignazione che Dario Vassallo, presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore e fratello del sindaco barbaramente ucciso, ha denunciato un atto che rappresenta un vero e proprio scempio. Il luogo che ricorda Angelo Vassallo, simbolo di lotta per la giustizia e amore per la propria terra, è stato oggetto di un gesto che non solo manca di rispetto, ma oltraggia la sua stessa essenza. La rimozione di striscioni commemorativi e la sostituzione dell’ulivo, simbolo di pace e resilienza, con un banano, sono segnali inquietanti di una mentalità che cerca di sminuire la memoria di un uomo che ha dedicato la sua vita al bene della comunità.
La memoria di Angelo Vassallo
Angelo Vassallo non è solo un nome, ma un simbolo di coraggio e impegno civico. La sua figura rappresenta la lotta contro la criminalità e la difesa dei valori fondamentali della nostra società. La Fondazione a lui dedicata ha sempre cercato di mantenere viva la sua memoria, attraverso iniziative che onorano il suo sacrificio. Tuttavia, la recente rimozione di bandiere, fotografie e simboli che lo ricordano è un chiaro segnale di un attacco alla memoria collettiva di una comunità che non deve dimenticare. Dario Vassallo ha sottolineato che questo non è un episodio isolato, ma parte di un disegno più ampio che mira a oltraggiare la figura di suo fratello.
Richiesta di intervento della Procura
In un momento così delicato, Dario Vassallo ha fatto appello alla Procura di Vallo della Lucania affinché intervenga prontamente. È fondamentale che chiunque sia responsabile di questo atto venga chiamato a rispondere delle proprie azioni. La memoria di Angelo Vassallo deve essere tutelata e rispettata, non solo per onorare il suo sacrificio, ma anche per preservare il patrimonio culturale e umano del Cilento. La comunità non può permettere che gesti di questo tipo passino inosservati, perché ogni attacco alla memoria di un uomo che ha lottato per la giustizia è un attacco a tutti noi.