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Ljuba Rizzoli, seconda moglie dell’imprenditore ed editore Andrea Rizzoli, intervistata dal Corriere della Sera, ha raccontato la sua vita tra lusso e mondanità senza dimenticare i periodi dolorosi vissuti, come la tragica morte della figlia Isabella.
Ljuba Rizzoli e l’amore con Andrea Rizzoli
Andrea Rizzoli era già sposato e, al momento del loro incontro, il divorzio non c’era:
“Non era bello, ma buono, dolce, intelligente. E sposato. Ma lasciò la moglie e andai a stare in famiglia, in via Gesù”, racconta Ljuba Rizzoli.
Un amore libero tra i due, fatto di gelosie e passioni: la donna ricorda la gelosia di Rizzoli nei confronti di Agnelli, l’uomo con il quale lei ebbe una storia che definisce ‘cose minori, se succedeva, succedeva’.
Il marito Andrea era geloso di lui, è la stessa Ljuba a rivelare un aneddoto in merito:
“L’Avvocato si era messo d’accordo con la nostra governante, madame Eugénie, che prima lavorava a servizio in casa Agnelli: quando Rizzoli non era con me, lei issava sulla torre della villa di Cap-Ferrat una bandiera. Quello era il segnale: tempo pochi minuti e Gianni si presentava da me, totalmente ignara del giochino con Eugénie”.
La gelosia per Oriana Fallaci
Anche Ljuba rivela di essere stata molto gelosa di Rizzoli, soprattutto in merito al rapporto con Oriana Fallaci: definita una donna esuberante, dalle personalità multiple, una gran festaiola.
“Mio suocero disse ad Andrea: ‘Se porti l’Oriana in casa sono grane, vedrai che litigi con Ljuba’”.
Inoltre, Ljuba rivela un altro particolare, la gelosia c’era anche per il rapporto complice che era riuscita a creare con Isabellina, la figlia della coppia.
La morte della figlia Isabella
La figlia Isabella, a ventitré anni, si tolse la vita gettandosi dal settimo piano del proprio appartamento. I motivi della morte non sono ancora chiari alla madre, forse per delle sue fragilità, in momento nel quale faceva abuso di droghe.
“La mia vita è finita quando ho visto mia figlia, lei così bella, in quello stato”.
La figlia di Ljuba e Andrea Rizzoli si uccise nel 1987. Un momento difficile da superare e dimenticare per la madre, che racconta di averci messo quattro anni per riprendersi, “mi fecero pure gli elettrochoc“. Scariche elettriche nel cervello per dimenticare quanto vissuto, fino a perdere la memoria.
Ljuba Rizzoli non teme la morte
La donna rivela che non ha paura della morte e, con grande entusiasmo, racconta l’iniziativa di Antonio Grimaldi.
Ljuba ha fatto dei diamanti una delle sue vocazioni, insieme all’arte contemporanea. A tal proposito, Grimaldi la omaggia in una collezione da 25 look, tutti dedicati alla gran sera con cascate di diamanti e inserti luminosi.
“Io sono già stata clonata. Antonio Grimaldi ha organizzato una sfilata con ventiquattro miei cloni: ragazze giovani, collo alto, coda da cavallo, e per un giorno si chiameranno tutte Ljuba. Come se fossi già morta, e rinata“.