Due operazioni, coordinate dalla Direzione Marittima di Livorno al Comando dell’Ammiraglio Gaetano Angora, sono state eseguite tra la Toscana e le Marche e hanno portato al sequestro di ben 72 tonnellate di pesce importato.
La prima operazione
Le operazioni sono iniziate con una verifica svolta a un terminal del porto di Livorno in cui l’attenzione degli investigatori si è concentrata su una grossa partita di pesce congelato proveniente dal Senegal. All’interno dei container sono state trovate varie specie ittiche per un peso complessivo di 35 tonnellate. Tra le specie erano presenti il polpo Indopacifico, Halibut, Pesce Pettine e Seppie. Dall’ispezione è emerso però che i pesi e le specie erano diversi rispetto a ciò che veniva indicato nella certificazione di cattura e nei documenti di tracciabilità presentati alla dogana.
Gli investigatori hanno quindi dovuto svuotare completamente i container per ottenere un riscontro veritiero della merce importata. L’intero carico è stato sottoposto a sequestro amministrativo e l’importatore sanzionato.
La seconda operazione
La seconda operazione è nata da un’attività investigativa condotta inizialmente dalla guardia costiera di Venezia. Sotto i riflettori era l’autenticità delle informazioni presenti su alcune confezioni di polpi provenienti dall’India distribuiti da un importatore di Firenze.
In seguito ad analisi del Dna eseguite su alcuni campioni risulta che il genere e la specie indicati nella documentazione di tracciabilità erano differenti rispetto a quelli destinati al commercio. L’intera partita, circa 37 tonnellate, è stata sottoposta a sequestro amministrativo e l’importatore sanzionato.