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L'installazione "Tam Tam" di Corepla, tra arte e sostenibilità

Milano, 16 apr. (askanews) – Un tempio della circolarità, con la plastica riciclata come elemento sacrale. Realizzata dallo studio Alvisi Kirimoto in collaborazione con Corepla, l’installazione “Tam Tam – Tempio, azione, movimento”, presentata al Fuorisalone di Milano, ridefinisce il concetto di tempio trasformandolo in un organismo vivo e in continua evoluzione.

Uno spazio con sei colonne bianche alte cinque metri, realizzate con quei materiali tecnici che solitamente sono nascosti sotto terra.

Dei monoliti che il visitatore può muovere in diverse direzioni.

“In genere l’architettura condiziona il movimento delle persone, è ferma e stabile e non si muove – ha spiegato Junko Kirimoto, dello studio Alvisi Kirimoto – La gente entra dentro ad essa o vi gira intorno e vive un’esperienza. Ma noi qui abbiamo voluto invertire questi due ruoli: la gente che viene, muove elementi fondamentali, come in questo caso la colonna che è un elemento fondamentale dell’architettura. Modifica lo spazio e crea lo spazio che vuole”.

L’interno dell’installazione invita il pubblico a sostare e meditare sul concetto di trasformazione, come ad esempio la metamorfosi di un rifiuto che diventa una preziosa risorsa.

“La plastica può fare oggetti e percorsi diversi. E quindi non va sprecata, va raccolta e va destinata nella giusta differenziazione – ha sottolineato Giovanni Cassuti, presidente di Corepla (Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Plastica) – Lo fanno i cittadini, lo facciamo tutti e talvolta magari ci domandiamo cosa ne accade. Può anche rinascere in un tempio neoclassico nei giardini e nei chiostri meravigliosi della statale di Milano”.

Ma il ciclo di vita dell’installazione Tam Tam non si ferma qui. “Sarà con noi anche in altri luoghi cercando di voler dire che la plastica può rinascere e può rinascere in vari modi: può rinascere come uno strumento utile per l’uomo, appunto nella quotidianità, piuttosto che in un oggetto d’arte”, ha concluso il presidente di Corepla.