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L'industriale Boccia afferma sui social media: "Non sono impaurita". Presto si presenterà alla procura.

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La Procura di Roma sta esaminando una vasta quantità di dati prima di interrogare Maria Rosaria Boccia, imprenditrice sotto indagine. Accusata di violenza, minacce a figure politiche e lesioni gravi, Boccia è oggetto di una denuncia presentata da Gennaro Sangiuliano, ex ministro della Cultura. Boccia avrebbe lanciato minacce per "compromettere la posizione politica e istituzionale di Sangiuliano", in particolare dopo la fine di una "relazione sentimentale adultera". Varie azioni ritenute illecite includono tentativi di contatto con Sangiuliano e la pubblicazione senza permesso di foto private. Gli investigatori stanno inoltre esaminando vari dispositivi trovati nell'abitazione di Boccia. L'accusa di lesioni gravi nasce da un incidente a Sanremo nel quale Boccia avrebbe ferito Sangiuliano alla testa.

La Procura di Roma ha una grande mole di dati da esaminare prima di poter convocare per l’interrogatorio Maria Rosaria Boccia, la persona sotto indagine. Boccia, un’imprenditrice, è stata accusata di violenza, minacce contro figure politiche e lesioni gravi, a seguito di una denuncia contro di lei presentata dall’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Dopo aver trascorso alcune ore in silenzio a causa di una perquisizione durante la quale le è stato sequestrato il cellulare e il pc dai carabinieri, ha ripreso a postare sui social media. Ha postato una foto di due cellulari con la scritta “operativa” e ha ringraziato per i numerosi messaggi di affetto e sostegno ricevuti, usando come tipico sottofondo musicale “Io non ho paura” di Fiorella Mannoia. I prossimi passi saranno quelli degli investigatori che dovranno controllare il contenuto dei dispositivi (due cellulari, un tablet, due pc, varie schede sim e i notori occhiali spia usati per realizzare video non autorizzati all’interno della Camera dei deputati) trovati in un armadio della donna a Pompei. Questa fase richiederà alcuni giorni e al termine si potrebbe attivare la procedura per convocare Boccia negli uffici di piazzale Clodio. Al momento, i giudici contestano alla 41enne due capi di imputazione.

Riguardo alle accuse di violenza e minacce verso un ente politico, come stipulato nell’articolo 338 del codice penale che implica pene fino a 7 anni di reclusione, è evidenziato nel decreto di perquisizione che l’interrogata ha lanciato minacce con l’intento di “compromettere la posizione politica e istituzionale di Sangiuliano” per “disturbare la sua attività e ricevere la nomina come consulente per i Grandi Eventi, un ruolo che collabora direttamente con il ministro”. In particolare, dopo la conclusione della sua “relazione sentimentale adultera” con l’ex ministro, e “dopo aver scoperto che il progetto del decreto di nomina firmato dal ministro era stato respinto per decisione dello stesso Sangiuliano”, Boccia ha intrapreso una serie di azioni ritenute illecite dai pubblici ministeri. L’imprenditrice ha cercato “ripetutamente” di contattare l’ex ministro per organizzare “incontri”, che sono stati “rifiutati”, e ha tentato anche di dialogare con il ministero per “verificare l’esito del processo di nomina”. In base a quanto riferito dagli investigatori, Boccia ha comunicato a Sangiuliano di una “presunta gravidanza” e ha contattato molteplici volte la moglie del ex direttore del Tg2 facendo “accenni chiari alla sua relazione adultera con il marito”. Tra le azioni citate vi è anche la pubblicazione “senza permesso, di foto private e di immagini modificate che la ritraggono nelle sede del ministero”, e la diffusione “graduale e frammentata” ai media e sui social di notizie relative alla sua relazione Sangiuliano, alle sue interazioni con il Ministero e all’accesso a informazioni confidenziali del ministero, facendo sempre notare la disponibilità di ulteriori informazioni discutibili riguardo al ministro.

L’illecito di lesioni gravi è correlato all’incidente che si è verificato a Sanremo nella notte tra il 16 e il 17 luglio. Stando alle accuse, Boccia avrebbe ferito Sangiuliano alla testa.