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L'impatto delle locazioni brevi in Italia: un'analisi approfondita

Analisi delle locazioni brevi in Italia

Scopri come le locazioni brevi stanno trasformando il mercato immobiliare italiano.

Un settore in crescita

Nel 2023, il valore della produzione delle locazioni brevi in Italia ha raggiunto quasi otto miliardi di euro, secondo un’indagine condotta da Nomisma per Airbnb. Questo fenomeno non solo ha generato un significativo impatto economico, ma ha anche sostenuto oltre 54mila posti di lavoro nel paese. La crescita delle locazioni brevi si inserisce in un contesto europeo più ampio, dove i viaggiatori che hanno scelto di soggiornare in appartamenti hanno contribuito a generare benefici economici per 149 miliardi di euro nell’Unione Europea.

Un nuovo modo di viaggiare

Il 55% dei viaggiatori nel 2022 ha optato per case vacanza situate al di fuori delle grandi città, evidenziando un cambiamento nelle preferenze turistiche. Le aree rurali hanno visto un raddoppio dei pernottamenti dal 2020, suggerendo un crescente interesse per esperienze di viaggio più autentiche e immerse nella natura. Questo trend è supportato dalla crescente disponibilità di alloggi brevi, che rappresentano l’1,3% delle abitazioni totali in Italia.

Le differenze regionali

Analizzando i dati, emerge che le locazioni brevi sono distribuite in modo non uniforme sul territorio italiano. A Roma, ad esempio, gli immobili dedicati agli affitti brevi rappresentano lo 0,5% del totale, ma nel centro storico questa percentuale sale al 4,5%. Venezia e Firenze mostrano tendenze simili, con percentuali rispettivamente del 3,5% e del 16,9% nel centro storico. Le regioni come Sardegna, Valle d’Aosta e Toscana si distinguono per il numero elevato di annunci Airbnb, mentre il Molise e l’Emilia-Romagna presentano le percentuali più basse.

Le sfide del mercato

Nonostante il successo delle locazioni brevi, il mercato immobiliare italiano affronta anche delle sfide. Le abitazioni sottoutilizzate o non utilizzate rappresentano quasi il 13% del patrimonio abitativo totale, con percentuali che raggiungono il 19% a Roma e il 31,2% a Venezia. Questo fenomeno solleva interrogativi sulla sostenibilità a lungo termine delle locazioni brevi e sul loro impatto sulle comunità locali. È fondamentale trovare un equilibrio tra le opportunità economiche offerte da questo settore e la necessità di preservare il tessuto sociale delle città.