La morte di Liliana Resinovich, scomparsa a Trieste il 14 dicembre 2021 e rinvenuta il 5 gennaio 2022 in un bosco, potrebbe essere stata provocata da soffocamento. Questa è una delle teorie avanzate dopo le ultime indagini sul corpo.
Liliana Resinovich: svolta nelle indagini
Il cadavere della donna era stato rinvenuto in circostanze sospette: la testa era coperta da due sacchetti trasparenti, legati al collo con un cordino, mentre il corpo era stato riposto in due sacchi neri da rifiuti. Questa nuova ipotesi, che parla di morte per asfissia, è emersa dopo il deposito della perizia medico-legale svolta sulle sue spoglie, riesumate il 13 febbraio 2024.
“Finalmente dopo tre anni ci troviamo nella giusta direzione. L’ipotesi del suicidio era grossolana e bizzarra e adesso è stata esclusa in radice”, ha affermato a ore 14 Nicodemo Gentile, presidente dell’Associazione Penelope e legale del fratello di Liliana Resinovich.
L’ipotesi del suicidio, inizialmente avanzata dalla Procura, aveva suscitato molte perplessità tra i familiari ed inquirenti. Inoltre, le perizie effettuate non avevano convinto l’autorità giudiziaria, tanto che nel giugno 2023 il caso è stato riformulato come omicidio.
“Ci siamo sempre battuti sostenendo che le lesività sul corpo non erano di natura accidentale. Adesso, grazie al complesso e minuzioso lavoro della consulenza legale, c’è la necessità di fare ulteriori accertamenti, di una profonda rivalutazione del procedimento, come ha detto oggi la Procura”.
Il legale ha concluso che le lesioni parlano da sole, indicando che prima di morire la donna ha ricevuto qualche schiaffo. Riguardo al movente, ha aggiunto che evidentemente Liliana dava fastidio a qualcuno negli ultimi tempi e che non sarebbe stato difficile sopraffarla, dato che pesava solo 42 chili.
Liliana Resinovich: i rapporti con il marito e l’amico
La 63enne, ex impiegata della Regione e ormai in pensione, era sposata con l’ex fotoreporter Sebastiano Visintin, che denunciò la scomparsa della moglie la sera del 14 dicembre 2021.
Nella vicenda è coinvolto anche Claudio Sterpin, un amico di vecchia data che Liliana aiutava con le faccende domestiche, e con cui, secondo alcune ipotesi, avrebbe avuto una relazione. Si dice che la donna dovesse recarsi da lui proprio il giorno della sua scomparsa.
“Attendiamo di poter aver accesso a questo fascicolo e poi ne prenderemo atto. Tutte le persone che hanno ruotato attorno alla vita di Liliana devono essere sentite. Sentiamo un po’ tutti: i familiari, i vicini di casa. Chiedo di essere sentito, non ho niente da nascondere. Ma voglio che venga fatto anche sulle altre persone. Tutti devono giustificare determinati atteggiamenti”, ha dichiarato il marito a Storie Italiane, dopo le ultime indiscrezioni emerse.