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La morte di Liliana Resinovich è ancora avvolta nel mistero. A tal proposito, la famiglia della donna ha chiesto l’ausilio di uno zoologo, Nicola Bressi, perché accerti in una nuova perizia quali animali popolano l’area boschiva attorno al parco di San Giovanni, dove è stato trovato il corpo senza vita.
La morte di Liliana Resinovich e la nuova perizia
Lo scopo della nuova perizia, dunque, è comprendere se il cadavere era lì da tempo oppure se vi sia stato portato poco prima di essere rinvenuto. A rendere nota la notizia della nuova perizia è Il Piccolo, al quale l’esperto ha dichiarato:
“Quel cadavere era lì da un giorno, non di più visti i tanti animali che popolano la zona o la attraversano”.
Inoltre, lo zoologo Bressi ha aggiunto:
“Il cadavere era proprio lungo una pista battuta dai cinghiali, ma anche dalle volpi, per raggiungere il parco. Altamente improbabile che quel corpo possa essere rimasto lì per venti giorni, senza che alcun animale abbia dato un morso o abbia leggermente spostato i sacchi, per annusare, per capire cosa ci fosse lì sotto”.
La morte di Liliana Resinovich e il corpo
Considerando queste nuove indagini effettuate, dunque, Liliana Resinovich potrebbe essere morta prima del 5 gennaio 2022, giorno del ritrovamento del cadavere, oppure il suo corpo potrebbe essere stato spostato lì in un secondo momento.
Ulteriori indagini sulla morte di Liliana Resinovich
Infine, su vestiti e sacchi sono state trovate anche formiche. Un aspetto analizzato e studiato dall’entomologo Stefano Vanin che, su incarico della Procura, con Stefano Tambuzzi e Biagio Eugenio Leone affianca l’antropologa forense Cristina Cattaneo.