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Giovanni Toti questa mattina, venerdì 26 luglio, ha formalizzato le dimissioni dalla presidenza della Regione Liguria.
La decisione del governatore
L’ipotesi dimissioni era diventata sempre più concreta nei giorni scorsi, questa mattina è arrivata l’ufficialità:
“Giovanni Toti si è dimesso da presidente di Regione Liguria. A consegnare la lettera di dimissioni irrevocabili all’ufficio protocollo dell’Ente è stato questa mattina alle 10.40 l’assessore Giacomo Raul Giampedrone su delega dello stesso Toti”, ha comunicato lo staff della Regione in una nota.
Giovanni Toti agli arresti domiciliari
Il governatore sospeso, accusato di corruzione, falso e voto di scambio, è agli arresti domiciliari dal 7 maggio. La notizia delle dimissioni è arrivata dopo 80 giorni agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione in Liguria.
Toti, a due terzi del suo secondo mandato da governatore, era stato eletto presidente alla guida della Regione Liguria l’11 giugno 2015, confermato alle elezioni regionali del 2020.
Le dimissioni, adesso, consentirebbero a Giovanni Toti di chiedere la revoca degli arresti domiciliari. E qualora dovesse essere rimesso in libertà, potrebbe disinnescare una eventuale richiesta di giudizio immediato della Procura.
Le nuove elezioni dopo le dimissioni
Nel centrodestra si è aperto il confronto sulla successione. Ora ci sarà da capire se a prevalere sarà la legge costituzionale del 1999 che prevede “elezioni entro 90 giorni” o la legge nazionale del 2004 che prevede elezioni entro 60 giorni.