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Liguria: Orlando, 'su sanità gioco delle tre carte'

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Roma, 16 gen. (Adnkronos) - "Avremmo bisogno di una certa qualità delle relazioni, di un rispetto del ruolo dell'opposizione diverso da quello che c'è stato finora. Un rispetto che francamente, purtroppo, non vedo ancora nella quotidianità. Chi ha vinto e deve gov...

Roma, 16 gen. (Adnkronos) – "Avremmo bisogno di una certa qualità delle relazioni, di un rispetto del ruolo dell'opposizione diverso da quello che c'è stato finora. Un rispetto che francamente, purtroppo, non vedo ancora nella quotidianità. Chi ha vinto e deve governare, ancor di più dovrebbe tener conto dell'altra metà della Regione. Ci si sarebbe aspettato che, all'indomani del voto, si inaugurasse una stagione, diciamo così, di confronto. Non sarebbe stata una graziosa concessione ma il riconoscimento del risultato elettorale". Lo dice il consigliere regionale Pd ed ex ministro del Lavoro, Andrea Orlando, in una intervista al Secolo XIX.

"Non mi pare onestamente che ci sia questo confronto. Forse anche perché il momento è condizionato dall'imminenza delle elezioni a Genova. Però non è una giustificazione. Io penso che si debba sempre ricordarsi di De Gasperi: quando vinse le elezioni del 1948 aveva la maggioranza assoluta nei due rami del Parlamento, ma decise di fare una coalizione più larga perché disse che la Dc non era sufficiente a rappresentare gli italiani. Gia' il giorno del debutto della nuova giunta abbiamo avuto un segnale. Gli indirizzi programmatici sono stati la riproposizione – spiega l'esponente dem – del programma della campagna elettorale, quando la legge vorrebbe che gli slogan della campagna elettorale si trasformassero in una proposta sostanziata di indicazioni sul come raggiungere gli obiettivi, con quali risorse eccetera: insomma la legge dice che bisogna presentare un piano particolareggiato per porre le basi di una discussione, cioè per consentire a tutto il consiglio di valutare i percorsi che si hanno in mente. Poi, parliamo di una vicenda importante come quella del buco della sanità: ogni giorno abbiamo cifre diverse, senza che si dica né come si copre il buco, né da dove vengono le risorse per coprirlo. Sostanzialmente si sta facendo il gioco delle tre carte di fronte al consiglio regionale, l'organo che avrebbe la potestà del budget".