È un progetto ambizioso quello dedicato a Lorenzo Orsetti. Un’iniziativa coraggiosa e audace, proprio come era Lorenzo. Classe 1986, è finito vittima degli attacchi dell’Isis il 18 marzo 2019: così è stato portato avanti un progetto benefico che ha dato vita alla compilation in memoria di Lorenzo Orsetti. Si tratta di “Her dem amade me”. I proventi della raccolta fondi saranno interamente devoluti al centro Alan’s Rainbow di Kobane per dotarlo di un ambulatorio pediatrico che sarà intitolato a Lorenzo Orsetti Tekoşer, partigiano internazionalista ucciso in Siria a 33 anni per mano dell’Isis.
Il pensiero in ricordo del giovane fiorentino ha permesso di realizzare un doppio cd con i brani di 24 Grana, Serena Altavilla, Assalti Frontali, Angela Baraldi, Cesare Basile, Paolo Benvegnù, Giorgio Canali, Pierpaolo Capovilla, Marco Colonna, Vittorio Continelli, Max Collini, Cristiano Crisci, Dagger Moth, Ginevra Di Marco, Er Tempesta, Giancane. Hanno partecipato al progetto anche La Rappresentate di Lista, il duo che si è fatto conoscere nella settantesima edizione del Festival di Sanremo, Lucio Leoni, Malasuerte, Mokadelic, Nummiriun, Rita Lilith Oberti, Marco Parente, Carmelo Pipitone, Rapper C J A SAP, Marina Rei, Roncea, Rossofuoco. Di fronte a un’iniziativa così importante non si sono tirati indietro neppure i Tre Allegri Ragazzi Morti, Giovanni Truppi e Margherita Vicario. Altrettanto prezioso il contributo artistico di Zerocalcare, che ha fornito le illustrazioni presenti nel booklet, tratte dal suo fumetto “Macelli”.
La compilation in ricordo di Lorenzo Orsetti
A dare vita a “Her dem amade me” è la voglia di onorare la memoria di Lorenzo Orsetti ed evitare che il suo ricordo cada nel dimenticatoio. Allo stesso tempo, si tratta di una presa di posizione netta determinata dall’urgenza di puntare l’attenzione su una grave sconfitta politica, umana, sociale e culturale del mondo occidentale contemporaneo: la questione curda, l’abbandono e l’indifferenza nei confronti di un popolo che lotta in nome di un diritto inalienabile, come la libertà personale, e per contrastare il fanatismo religioso.
Una collaborazione artistica sta alla base del progetto. Ogni artista ne ha coinvolto un altro, dando origine a una catena che solo per motivi tecnici si è dovuta fermare a 24 canzoni. Ma tra band, collaborazioni e artisti dell’immagine che hanno confezionato il disco le voci coinvolte sono molte di più. Ciascuno ha deciso di alzare la voce e farsi sentire per ricordare un uomo che ha perso la vita per aiutare un intero popolo.
L’idea ha preso forma lo scorso marzo, nei primi periodi di lockdown dettato dall’emergenza sanitaria ancora in corso. Il progetto, successivamente, si è sviluppato grazie al lavoro degli artisti che in autonomia si sono adoperati per produrre un brano da offrire al progetto. BlackCandy, promotrice dell’idea, fa da cornice a un lavoro collettivo e corale. Un respiro simultaneo di musicisti e musiciste, grafici e grafiche, illustratori e illustratrici, autori e autrici che hanno donato il proprio lavoro. Un grande merito va anche ad Arci Firenze per il lavoro di progettazione e la cura dedicata alle riunioni e all’ascolto. Importante anche la collaborazione di Bao Publishing e soprattutto della famiglia Orsetti: Alessandro, Annalisa e Chiara, che con il loro affetto sincero hanno contribuito al progetto.
La beneficienza per Alan’s Rainbow
È all’Alan’s Rainbow che sarà devoluto il ricavato. Si tratta di un edificio dove vivono in sicurezza e in un ambiente comunitario fino a 50 bambine e bambini rimasti orfani a seguito dell’occupazione dell’Isis di Kobanê. Non un semplice alloggio. La struttura offre un sostegno psicologico e l’affetto necessario per superare esperienze traumatiche vissute a causa degli attacchi dell’Isis e della perdita di uno dei genitori o di entrambi. Grazie al progetto è stata creata una nuova comunità nella quale i bimbi crescono in un ambiente protetto e comunitario che gli permetta di crearsi nuove prospettive di vita e un futuro migliore.
Con i fondi ottenuti dal progetto in memoria di Orsetti, l’obiettivi è di dotare la struttura di un ambulatorio medico pediatrico. Così facendo si offrirà un centro di salute per gli ospiti dell’orfanotrofio, per tutti gli studenti e le studentesse del comprensorio formativo e per tutti gli abitanti che vivono nella zona.