Libri sulla Danza, Libri del Cuore

Esistono degli oggetti, regalati, ereditati o comprati nell'infanzia, che possono rivelarsi decisivi nella vita di una persona. Capita che ad una ballerina sia stata regalata una bambola o un cartone animato in videocassetta, per esempio, e dal primo momento  per lei sia stato tutto chiaro: Voglio ...

Esistono degli oggetti, regalati, ereditati o comprati nell’infanzia, che possono rivelarsi decisivi nella vita di una persona.

Capita che ad una ballerina sia stata regalata una bambola o un cartone animato in videocassetta, per esempio, e dal primo momento per lei sia stato tutto chiaro: Voglio fare la ballerina. E’ questo il sogno di molte bambine, uno dei più gettonati assieme a quello del Principe Azzurro, insomma. Così, un piccolo oggetto per gli altri insignificante, viene ricordato e conservato come una reliquia.

Per chi, come me, ama leggere, questo può capitare anche con i libri.

Vorrei consigliarvene uno, in particolare, con cui ho un legame affettivo che risale all’infanzia, forse perchè è un libro appartenuto a mia madre. Sto parlando di Ballerina, di Edward Stewart, un libro datato 1989.

Ballerina per me è un libro che offre uno dei ritratti più veritieri, e forse più crudi, sul mondo della danza e del balletto.

Questo per merito della grande competenza dello scrittore Edward Stewart, che sembra aver vissuto in ogni particolare ed in ogni emozione il mondo del balletto americano negli anni Settanta, un mondo incredibile! Tutto è analizzato a partire da ogni angolazione, ogni personaggio (sebbene leggermente stereotipato), è ben caratterizzato psicologicamente e ricopre un ruolo fondamentale nella storia. Abbiamo la madre che, dopo aver rinunciato alla propria carriera di ballerina, cerca in tutti i modi di fare arrivare la figlia dove lei stessa non è stata capace (e la storia di questa madre appare anche nel film Center Stage, l’italiano Il ritmo del successo).

Abbiamo le amiche-nemiche, le protagoniste, legate da un profondo affetto che inevitabilmente collima con quella competizione naturale tra due ballerine. Ci sono il coreografo, gli insegnanti, gli amori ed i colleghi. E poi ancora la vita dei ballerini, instabile, sfidata dai continui cambiamenti e dalle prove che si presentano con cadenza giornaliera. Questo libro propone la storia realistica di una ballerina che deve concentrare tutta la sua esistenza sul lavoro e sfruttare al massimo gli anni migliori, quelli del successo.

La trama del libro

Stephanie Lang e Christine Avery si incontrano per la prima volta durante un’audizione. Sono così diverse, eppure entrambe ugualmente talentuose. Mentre Stephanie è seguita quasi morbosamente dalla madre nel corso di tutta la storia, fin dalla prima audizione per l’American Ballet, Christine ha una famiglia ricca, ma completamente disinteressata ai suoi sogni.

Piuttosto, i genitori della ragazza sono preoccupati per la malattia misteriosa (e mortale) che l’affligge, la Sindrome di Petersen. Nonostante Christine si dimostri irresponsabile, a volte perfida e isterica, il rapporto tra le due rimane ben saldo. L’amicizia si mantiene intatta anche quando le due si tradiscono a vicenda per lo stesso uomo (un affascinante ballerino russo), ed anche quando si trovano in competizione per la stessa compagnia.

Il finale, che non rivelerò per non togliervi tutto il gusto della lettura, è inaspettato e perfetto.

E’ un libro che vi consiglio assolutamente, lo considero un must della letteratura sulla danza.