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Abdurahman Al Milad, noto come Bija o Bidja, è stato ucciso a Tripoli.
Era accusato di essere uno dei principali trafficanti di esseri umani in Libia.
Ucciso il trafficante Bija
L’uomo è stato colpito da vari spari esplosi contro la sua auto nella zona di Sayyad, alla periferia di Tripoli. L’assassinio di Bija, mentre a bordo di una Toyota bianca, è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri, nella zona di Janzur, una ventina di km dal centro della capitale libica.
Abdurahman Al Milad era considerato dall’Onu e dalla Corte internazionale dell’Aja uno dei maggiori organizzatori del traffico di migranti della Libia sulla rotta che porta in Italia.
Inoltre, era stato nominato capo della Guardia costiera di Zawiya.
Il ministero dell’Interno dell’ex Governo di accordo nazionale libico aveva arrestato Milad a metà ottobre 2020, dopo un mandato di arresto spiccato dall’ufficio del Procuratore generale. È stato poi rilasciato ad aprile 2021 con un ordine dell’ufficio del pubblico ministero dopo che sarebbero decadute le accuse nei suoi confronti.
I motivi della morte
Dai primi resoconti di media e commenti di analisti non è ancora chiaro il movente dell’uccisione.
Gli autori dell’omicidio non sono noti e nessun gruppo, in queste ore, avrebbe rivendicato l’uccisione.
Il soprannome Al Bija
Il soprannome “Al Bija” deriva dalla sua passione per il calcio e in particolare per il grande campione italiano Roberto Baggio. Bija ha guadagnato notorietà internazionale nel 2017 per via del suo ruolo di primo piano nell’uso della violenza contro i migranti e del suo coinvolgimento in operazioni di contrabbando legate alla Brigata Nasr.