Beirut, 25 nov.
(askanews) – Una notte di raid contro il Libano, l’esercito israeliano ha compiuto nuovi attacchi contro i quartieri sud di Beirut. Domenica le Forze di difesa israeliane avevano chiesto alla popolazione di evacuare il quartiere meridionale di Dahiyeh.
Almeno un soldato libanese è rimasto ucciso e altri 18 sono rimasti feriti, alcuni in modo grave, dopo un attacco israeliano contro una base nella cittadina di Al-Amiriya, l nel sud del Libano.
Intanto Israele ha accettato in linea di principio il quadro di accordo con il Libano sostenuto dagli Stati Uniti. Lo hanno detto fonti israeliane e americane citate da Haaretz, precisando che non si tratta ancora di un’approvazione definitiva a fronte di questioni che richiedono ulteriori chiarimenti tra le parti.
La bozza di accordo si basa sulla risoluzione Onu 1701 che ha posto fine alla guerra tra Libano e Israele del 2006 e include il ritiro dei miliziani libanesi Hezbollah dall’area di confine con Israele.
La proposta comprende diverse fasi: innanzitutto la cessazione delle ostilità e il ritiro di Hezbollah, quindi il ritiro delle forze israeliane dal sud del Libano, per poi passare a negoziati sul confine terrestre, la Blue Line.
Un alto funzionario americano ha detto ad Haaretz che l’accordo includerà un meccanismo internazionale, guidato dagli Stati Uniti, che monitori le attività di Hezbollah, in modo da impedire che torni a dispiegarsi a sud del fiume Litani o di rafforzarsi a nord.
Secondo la fonte, questo meccanismo non è ancora pronto.
Nel corso dei negoziati, Israele ha chiesto di avere una lettera di garanzia da parte degli Stati Uniti a sostegno della libertà di azione israeliana sul suolo libanese, in caso di ogni
tentativo di rafforzamento di Hezbollah o di altra organizzazione ostile nel paese. Secondo Haaretz, questo documento non sarà una parte ufficiale dell’accordo, ma fungerà da appendice.