> > Libano, nuova esplosione colpisce i walkie talkie di Hezbollah

Libano, nuova esplosione colpisce i walkie talkie di Hezbollah

nuova esplosione dei walkie talkie in Libano

Una fonte di Hezbollah ha confermato che, nell'esplosione, i walkie talkie utilizzati dal gruppo in Libano sono stati nuovamente presi di mira

Diverse esplosioni, che hanno interessato i walkie-talkie utilizzati da Hezbollah, sono avvenute in varie città del Libano, causando un numero ancora imprecisato di vittime.

Nuova esplosione di walkie-talkie in Libano

L’attacco si è verificato solo un giorno dopo che oltre 2.800 persone erano rimaste ferite e 12 erano state uccise nell’esplosione di cercapersone che ha coinvolto tutto il Paese. Sia Hezbollah che il governo libanese hanno incolpato Israele per l’accaduto. Sebbene Tel Aviv non abbia rivendicato la responsabilità per nessuno dei due attacchi, i media locali suggeriscono che sia riuscito a piazzare esplosivi in migliaia di cercapersone acquistati dall’organizzazione terroristica.

Decine di persone ferite

La Reuters riporta che fonti di sicurezza hanno confermato che numerose persone sono state ferite dalle nuove esplosioni avvenute nella giornata di oggi. Secondo l’agenzia di stampa nazionale libanese (NNA), almeno tre persone avrebbero perso la vita nella regione di Bekaa, nell’est del Paese. L’Associated Press ha inoltre reso noto che alcune esplosioni sono avvenute nel luogo in cui si stava svolgendo il funerale di tre membri di Hezbollah e di un bambino uccisi dalle esplosioni di martedì. Hashem Safi al-Din, uno dei leader del gruppo armato, ha affermato che “stiamo affrontando una nuova fase” di attentati.

Il monito delle Nazioni Unite

A seguito del primo attacco ai walkie-talkie, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres aveva dichiarato che le esplosioni dei cercapersone indicavano “un serio rischio di una drammatica escalation in Libano” e che “tutto deve essere fatto per evitarla“. “Ovviamente la logica di far esplodere tutti questi dispositivi è di farlo come un attacco preventivo prima di una grande operazione militare” ha spiegato ai giornalisti. Secondo quanto riportato dall’emittente saudita Al Arabiya, una fonte delle forze di sicurezza avrebbe rivelato che i dispositivi di comunicazione esplosi oggi in Libano erano stati comprati cinque mesi fa, analogamente ai cercapersone esplosi ieri.