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L'Europa al bivio: tra vassallaggio e protagonismo globale

Mappa dell'Europa con simboli di vassallaggio e indipendenza

Sergio Mattarella lancia un appello per un'Europa forte e coesa di fronte alle sfide globali.

Un appello all’azione

La situazione attuale delle relazioni internazionali è caratterizzata da un crescente nazionalismo e da un’erosione dei valori democratici. In questo contesto, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha lanciato un appello accorato all’Unione Europea, sottolineando l’urgenza di prendere una posizione chiara. Durante un discorso all’Università di Marsiglia, ha messo in evidenza la necessità di scegliere tra un ‘vassallaggio felice’ e il ruolo di protagonista nella storia. Questo invito non è solo un monito, ma un’esortazione a non rimanere inerti di fronte alle sfide globali.

La sfida del multilateralismo

Mattarella ha richiamato l’attenzione sulla necessità di difendere il multilateralismo e le organizzazioni internazionali, che sono state fondamentali per garantire decenni di pace in Europa. La sua analisi storica mette in luce come la strategia dell’appeasement, adottata in passato, non abbia portato a risultati positivi. Al contrario, una posizione ferma potrebbe aver evitato conflitti devastanti. Oggi, l’Europa deve affrontare una nuova realtà, caratterizzata da figure di ‘neo-feudatari’ che minacciano la sovranità democratica e i beni comuni, come il cyberspazio e lo spazio extra-atmosferico.

Il futuro dell’Europa

La visione di un’Europa coesa e forte è più che mai necessaria. Mattarella ha sottolineato che non è il momento di rassegnarsi, ma di agire per costruire un’Unione Europea che possa affrontare le sfide del presente e del futuro. La storia ci insegna che l’inerzia e la passività possono portare a conseguenze disastrose. Pertanto, l’Europa deve ritrovare il suo ruolo di protagonista sulla scena internazionale, evitando di diventare un semplice oggetto delle dinamiche geopolitiche. Solo così potrà garantire la protezione dei suoi valori fondamentali e della sua sovranità.