L'esercito israeliano colpisce alcune basi dell'ONU in Libano

Esercito israeliano colpisce basi ONU in Libano, due peacekeepers feriti. Tensione al confine mentre l'UNIFIL denuncia violazioni del diritto internazionale umanitario

L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha denunciato una serie di attacchi da parte dell’esercito israeliano contro le basi della missione UNIFIL nel Libano meridionale, provocando il ferimento di due peacekeepers.

L’esercito israeliano colpisce alcune basi dell’ONU in Libano

La situazione si inserisce nel contesto di crescenti tensioni tra Israele e Hezbollah nell’area di confine.

Andrea Tenenti, portavoce UNIFIL, ha confermato che tre basi sono state colpite, di cui due gestite da contingenti italiani e una sede del quartier generale della missione a Naqura. Secondo fonti militari libanesi, i due feriti sarebbero di nazionalità indonesiana.

Un comunicato ufficiale UNIFIL ha dettagliato gli incidenti, riferendo che un carro armato israeliano ha colpito una torretta di osservazione, causando il ferimento di due operatori.

Inoltre, sono stati registrati danni a veicoli e sistemi di comunicazione, oltre al deliberato danneggiamento di telecamere di sicurezza.

Libano, l’esercito israeliano colpisce le basi dell’ONU

Gli scontri si concentrano principalmente lungo la Blue Line, la linea di demarcazione tra Israele e Libano, area supervisionata dalla missione UNIFIL istituita nel 1978 per garantire la stabilità nella regione. L’ONU ha sottolineato che gli attacchi deliberati contro il personale delle missioni di pace costituiscono una grave violazione del diritto internazionale umanitario.

In risposta a questi eventi, il Ministro della Difesa italiano Guido Crosetto ha convocato urgentemente l’ambasciatore israeliano in Italia, Jonathan Peled, per discutere della situazione.