L’erede 36enne del clan Bellocco, Antonio Bellocco, è stato ucciso da Andrea Beretta. I risultati iniziali dell’autopsia rivelano che il decesso è avvenuto a causa di una serie di coltellate – undici in totale – di cui sei sono state inferte al cuore e cinque al collo, con altre ferite superficiali, per un totale di circa venti coltellate. Il fatto è avvenuto a Cernusco sul Naviglio, nel Milanese, cinque giorni fa.
Beretta, a capo dei tifosi più accaniti dell’Inter, a quanto pare sarebbe salito sull’auto di Bellocco davanti alla palestra “Testudo” chiedendogli “Perché volete uccidermi?”, poiché temeva che la propria vita fosse in pericolo per mano dei Bellocco. Come risposta, Bellocco avrebbe minacciato Beretta e la sua famiglia con la morte.
In quell’istante, Beretta, dichiarando “io non ho paura”, avrebbe estratto un’arma e puntato verso Bellocco, generando uno scontro che ha portato al ferimento e poi all’uccisione all’interno dell’abitacolo dell’auto. Anche dopo essere stato strappato dall’auto da due testimoni, Beretta avrebbe continuato ad infierire su Bellocco.
Sul corpo di Bellocco non sono stati ritrovati proiettili e, quindi, sembra non ci sia stato un secondo sparo che ha ferito Beretta, diversamente da quanto riferito da un testimone che ha menzionato un secondo rumore simile a un colpo di pistola. Si ritiene che Beretta si sia potuto ferire durante la lotta con Bellocco, dopo l’estrazione dell’arma.