Sono emersi nuovi e importanti elementi sul caso che vede coinvolto il figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa, Leonardo Apache e l’amico nonché dj Tommaso Gilardoni.
Sui capelli della ragazza che ha sporto querela nei confronti del giovane è stata effettuata una nuova perizia che ha dato a dei risultati che potrebbero dare una svolta alla vicenda. Le analisi sono state richieste dalla Procura di Milano e a darne esecuzione è stato Domenico Di Candia, docente ed esperto di tossicologia forense.
Leonardo Apache La Russa, i risultati della nuova perizia
Nel corso della nuova perizia è stata una rilevata per il periodo relativo alla notte tra il 18-19 maggio 2023 l’effettiva presenza del Ghb: ciononostante, rimarrebbe da chiarire se tale quantità sia stata somministrata da qualcuno o se corrisponda ad una produzione fisiologica.
Questo significa all’atto pratico che non è stato accertato che la cosiddetta “droga dello stupro” possa essere stata assunta o somministrata.
La soddisfazione della difesa di Leonardo Apache
Nel frattempo, i legali Vinicio Nardo ed Edoardo Bazzoni, hanno commentato positivamente l’esito delle analisi: “La difesa di Leonardo La Russa è molto soddisfatta dell’esito della perizia. Se ci fosse stata una assunzione, secondo i dati scientifici riferiti anche dal nostro consulente, sarebbe sicuramente emersa, cosa che non è avvenuta.
Le conclusioni della perizia confermano in maniera assoluta che i livelli di Ghb rilevati nel capello della ragazza sono costanti nell’arco dei cinque mesi esaminati e che tali livelli escludono assunzioni esterne”.