L'Emilia Romagna è stata colpita da un'inondazione, con fiumi che hanno superato il loro livello normale e causato lo spostamento di migliaia di persone. A Bagnacavallo, si registrano due persone disperse.

Gravi alluvioni hanno colpito l'Emilia Romagna a causa delle intense piogge, causando la sospensione del servizio ferroviario in diverse città e l'evacuazione di oltre mille persone. I comuni di Bagnacavallo, Forlì e Cesenatico sono particolarmente colpiti, con danni a edifici e infrastrutture. Il Ministro della Protezione Civile Nello Musumeci ha interrogato sulla spesa dell'Emilia-Romagna per il dissesto idrogeologico e ha dichiarato la sua disponibilità a considerare lo stato di emergenza. Il sindaco di Ravenna ha ordinato l'evacuazione di alcune aree della città a rischio di inondazione, mentre i fiumi Lamone, Marzeno e Senio hanno registrato livelli d'acqua eccezionali che mettono a rischio ulteriori zone. L'intervento dell'esercito e dell'aeronautica è stato necessario per l'evacuazione dei cittadini, mentre la Fiom di Forlì-Cesena ha emesso un'orario di sciopero per assicurare la sicurezza dei lavoratori. I sindaci locali hanno chiesto ai cittadini di rimanere nei piani alti delle case, evitare seminterrati e garage e limitare gli spostamenti. Hanno raccomandato di seguire le direttive di pompieri e protezione civile, e di evacuare le abitazioni a rischio se necessario.

Trenitalia ha annunciato la sospensione del servizio ferroviario tra diverse città della Emilia Romagna, comprese Forlì e Faenza, Ravenna e Castelbolognese, Ravenna e Ferrara, e Ravenna e Faenza, a causa delle gravi condizioni meteorologiche che stanno aumentando il pericolo d’inondazione di un fiume.

Tra i treni interessati ci sono sette di alta velocità e Intercity cancellati, 11 limitati e cinque Intercity notturni deviati su rotte alternative.

Il sindaco di Bagnacavallo, Matteo Giacomoni, ha espresso preoccupazione per il cedimento dell’argine del fiume Lamone a Traversara, che ha causato allagamenti. In una dichiarazione all’ANSA, ha commentato: “Stiamo facendo del nostro meglio per salvare quante più persone possibile. La situazione non è buona”. Le operazioni di soccorso sono in corso, con salvataggi anche in atto su tetti.

Nello Musumeci, Ministro per la Protezione Civile, durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi, ha richiesto informazioni sulla spesa dei 594.567.679 euro che l’Emilia-Romagna ha ricevuto dal governo di Roma negli ultimi dieci anni per combattere il dissesto idrogeologico. Ha chiesto alla regione di informare su quanto di questa somma è stata utilizzata (sperando tutta o quasi) e di identificare le aree più a rischio, così da Roma potremmo organizzare ulteriori interventi con ordinanza.

Michele de Pascale, il sindaco e presidente della Provincia di Ravenna, ha riferito una gravissima situazione di rischio nell’intera regione settentrionale del Lamone, erompito a Traversara, Bagnacavallo. Questo influisce sia sul territorio di Bagnacavallo che su quello del comune di Ravenna. Ha ordinato una completa evacuazione per chi risiede nei confini definiti da alcune vie: SP 24 Via Basilica, Via Reale SS16, confine comunale e Canale Destra Reno.

Galeazzo Bignami, vice ministro dei Trasporti, ha comunicato durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi che il capo della Protezione Civile Ciciliano ha confermato due individui scomparsi a Bagnacavallo a seguito del crollo del tetto dove si erano rifugiati.

Bagnacavallo è la stessa città che aveva ricevuto l’ordine di evacuazione.

Nello Musumeci, ministro per la Protezione Civile, ha dichiarato in una conferenza stampa a Palazzo Chigi che sarebbe pronto a ponderare la condizione di emergenza dell’Emilia-Romagna su richiesta formale. Musumeci avrebbe quindi sottoposto l’argomento all’approvazione del capo del Dipartimento della Protezione Civile Ciciliano, per poi presentarlo al Consiglio dei Ministri. Il ministro ha detto di aver contattato l’assessore Priolo, presidente in carica della regione, per esprimere la propria e del governo solidarietà, ribadendo l’intenzione di considerare la dichiarazione di stato di emergenza se la regione decidesse di formalizzarla.

Persiste l’allerta rossa per il forte rischio di alluvione in Romagna e nel Bolognese, previsto per la giornata di domani a causa delle intensificate precipitazioni degli ultimi giorni che hanno causato esondazioni, frane e inondazioni. L’allarme, attivo dalla mezzanotte di oggi sino a quella di domani, è arancione nella pianura di Modena e nelle zone collinari e montuose della Emilia centrale.

Priolo: gravi criticità a Senio e Lamone
Irene Priolo, il presidente ad interim dell’Emilia-Romagna, ha sottolineato le problematiche più serie nei bacini del Senio e del Lamone, nella zona di Ravenna.

Relativamente al Senio, a Cotignola vi è “un’inondazione che sta avanzando nel campo e che potrebbe arrivare fino ai limiti di Lugo”. Il Lamone “ha toccato livelli e picchi di piena superiori a quelli di maggio 2023. Stiamo assistendo a delle fuoriuscite d’acqua che andranno a interessare Bagnacavallo sulla sinistra e Ravenna sulla destra”. Tuttavia, è importante sottolineare che “stiamo parlando di fuoriuscite e non di rotture dell’argine”.

Elicotteri militari impegnati nel soccorrere i civili
Elicotteri dell’Esercito e dell’Aeronautica sono intervenuti nelle zone colpite dalle avversità climatiche per evacuare i cittadini e portarli in aree sicure, come annunciato da Guido Crosetto.

Il Ministro della Difesa “sta monitorando attentamente la situazione e ha ordinato il pieno sostegno alla Protezione Civile, fornendo risorse e personale militare per assistere la popolazione”.

Fabio Ciciliano, il capo del Dipartimento della Protezione Civile, è in rotta verso Bologna per discutere con le autorità locali e il personale operativo riguardo le recenti condizioni meteorologiche avverse che hanno afflitto la regione.

A Forlì, benchè permangano situazioni di emergenza e danni, la paura intensa sembra essersi dissipata.

Nel mezzo della notte, il fiume Montone è salito fino a nove metri oltre il suo livello normale, minacciando di superare le sponde del fiume. Tuttavia, gli argini hanno resistito, grazie ai lavori di stabilizzazione e pulizia del letto del fiume dopo l’alluvione dell’anno scorso.

La Fiom di Forlì-Cesena ha emanato un’orario di sciopero di otto ore per compensare le assenze dei lavoratori che non potranno recarsi al lavoro, nel caso in cui le aziende non attivino le misure di integrazione salariale.

Il sindacato dei meccanici della Cgil ha richiesto alle imprese della regione l’attivazione della cassa integrazione per garantire la sicurezza dei lavoratori che si trovano in movimento.

A seguito del cattivo tempo, sono numerosi i franamenti che preoccupano nel territorio Bolognese, richiedendo l’intervento dei vigili del fuoco. Ieri sera, una frana quasi ha colpito una casa a Castel del Rio e due famiglie sono state evacuate. Gli interventi sono stati effettuati anche per alberi abbattuti e case allagate.

Nessun disperso o vittima è stato segnalato a seguito degli allagamenti notturni in Emilia-Romagna, secondo i primi riscontri. In provincia di Ravenna, gli interventi di soccorso sono stati effettuati sia via terra che con elicotteri, e sono state fatte evacuazioni preventivamente sotto la guida della prefettura guidata dal Prefetto Castrese De Rosa.

Il sindaco di Faenza, Massimo Isola, ha riferito che nonostante una notte estremamente difficile a causa dell’aspettativa delle inondazioni dei fiumi Lamone e Marzeno, il fiume Lamone non ha sommerso il centro della città come avvenuto nel maggio del 2023.

Oggi, il fiume sta coinvolgendo le città situate tra Faenza e Ravenna, ma a Faenza gli argini hanno resistito.

Matteo Gozzoli, il sindaco di Cesenatico, ha annunciato sulla sua pagina Facebook che, con l’intento di facilitare il deflusso delle acque dei canali interni e grazie al miglioramento delle condizioni meteorologiche marine, le porte Vinciane sono state riaperte.

Nel frattempo, una rottura dell’argine del Senio a Cotignola, in provincia di Ravenna, potrebbe portare a problemi, specialmente nelle aree di Lugo Sud e Lugo Est, come riportato dal Comune di Lugo sulla sua pagina Facebook.

Come misura di precauzione, i residenti vengono invitati a salire ai piani superiori con acqua, cibo, medicinali, articoli di prima necessità, un cellulare e un caricabatterie.

In seguito all’inclemenza del tempo che sta affliggendo la Romagna, il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, ha esortato i residenti vicino al fiume Montone, in particolare coloro che hanno già vissuto l’inondazione del 2023, a rifugiarsi ai piani superiori della loro abitazione.

Zattini ha visto l’urgenza di muoversi a causa dell’imminente pericolo e ha usato il suo profilo Facebook per pubblicare un video messaggio.

La situazione a Ravenna è egualmente preoccupante a causa delle forti precipitazioni. I fiumi Lamone e Montone sono al culmine e l’amministrazione comunale ha diramato un’ordinanza che invita chi abita nelle case poste tra il destra e la sinistra di questi fiumi a recarsi ai piani superiori.

La situazione non è diversa con il fiume Senio, la cui piena sta avanzando come quelle dei fiumi Marzeno e Lamone, mettendo in pericolo altri comuni. Riccardo Graziani, sindaco di Alfonsine (Ravenna), ha segnalato che alle ore 5:30, il fiume ha superato la soglia critica di 12,2 metri, raggiungendo i 12 metri e 77cm. Pertanto, è stato emesso un ordine di evacuazione.

“La piena del fiume Lamone sta avanzando verso altre aree.

La stiamo aspettando, è un evento fluviale di grande rilevanza. Stiamo mobilizzando tutte le nostre risorse per far fronte alle emergenze emergenti in tutta la città. Il meteo continua a peggiorare, rimaniamo in stato di allerta massima e dobbiamo mantenere un elevato livello di vigilanza”, afferma Massimo Isola, sindaco di Faenza.

Priolo sostiene: “Alcuni picchi di piena superano i record storici”
L’Emilia-Romagna sta monitorando continuamente la situazione dei corsi d’acqua che si stanno gonfiando a causa delle intense piogge negli ultimi giorni.

Si sta prestando una particolare attenzione “alle situazioni più gravi, poiché stiamo assistendo a picchi di piena che stanno superando i massimi storici, come è il caso del fiume Senio in provincia di Ravenna”, ha affermato la presidente ad interim dell’Emilia-Romagna, Irene Priolo.

Allagamenti a Faenza, i fiumi Marzeno e Lamone esondano
I fiumi Marzeno e Lamone sono straripati a monte di Faenza, riversando acqua sulle strade della città.

Il quartiere del Borgo, area particolarmente colpita dalle ultime due alluvioni del 2023, tra le altre aree, è allagato. Emilia Romagna meteo ha pubblicato su Facebook le fotografie delle strade sommerse da acqua e fango.

Più di mille evacuati in Emilia Romagna a causa dell’inondazione di Castel Bolognese
Il fiume Serio è straripato a Castel Bolognese (Ravenna) e le acque si stanno dirigendo verso il centro della città. Inoltre, l’intera regione dell’Emilia-Romagna registra ormai più di un migliaio di evacuati a causa del rapido deterioramento delle condizioni meteorologiche, con piogge incessanti e fiumi che crescono senza sosta.

Temporali intensi hanno colpito Emilia Romagna, provocando l’evacuazione di 800 persone. L’intensità dell’acqua ha colpito il centro di Castel Bolognese, Forlì e altri comuni vicini ai fiumi gonfiati dalle piogge. L’acqua ha travolto gli argini, mettendo a rischio le zone residenziali. Il Prefetto di Ravenna ha comunicato che 800 residenti sono stati evacuati, rifugiandosi in diverse strutture predisposte per l’accoglienza.

I sindaci locali hanno esortato i cittadini a rimanere ai piani superiori delle loro abitazioni, astenersi dal visitare seminterrati e garage, e evitare viaggi se non strettamente necessari. Hanno inoltre consigliato di seguire le istruzioni fornite da pompieri e protezione civile, e di lasciare le case a rischio, se richiesto.