L’ex parruchiere che tanta fortuna deve alle televisioni di Silvio Berlusconi e anche ai cinepanettoni, oggi è di nuovo al centro del chiacchiericcio medatico. Infatti, i giudici della seconda sezione civile del Tribunale fallimentare di Milano hanno dichiarato oggi il fallimento dell’agenzia Lele Mora Management, accogliendo la richiesta dal pm Eugenio Fusco. Chissà che staranno pensando i numerosi vip affiliati al rubicondo agente con le mani in pasta dappertutto.
Probabilmente se ne staranno tranquilli, visto che non è la prima volta che Lele la fa grossa, grossissima, e poi la scampa in qualche modo.
Nel 2000 Mora venne condannato dal fisco per evasione fiscale di 5 miliardi di lire. Nel febbraio del 2008 ancora problemi per evasione fiscale per 5,6 milioni di euro. Nel 1989 viene arrestato a Verona per presunto spaccio di droga e messo in custodia cautelare in carcere, poi è scagionato.
Sempre nel 2008 se la vede brutta a causa della vicenda di Vallettopoli; alla fine il pm della procura di Potenza John Woodcock chiede l’archiviazione per l’agente dei vip che viene prosciolto.
Questa volta il debito è uno di quelli importanti e si prevedono all’orizzonte diversi pignoramenti visto che le casse aziendali sono a secco per stessa ammissione della famiglia dei Mora che comunque conduce, e con ogni probabilità continuerà a condurre, una vita dal tenore regale.
In questo sfarzo e lusso sfrenato spesso Lele si è fatto ritrarre pubblicamente indulgendo ad ammissioni plateali di vicinanza “etica” con Silvio Berlusconi e anche alla propria smisurata passione per il fascismo, dei cui inni ha invidiabile collezione nel telefonino, con tanto di svastiche e croci celtiche.
Lele Mora è una fenice che risorge sempre sulle disgraziate passioni degli italiani per gossip, attoruncoli e protagonisti vari di televisione e cinema, vedi Platinette, Alda D’Eusanio, e l’ultimissimo capolavoro Francesca Cipriani.
Le amicizie sono importanti si sa, e anche gli orientamenti politici, quindi non ci sarà da stupirsi se anche questa volta Lele risorgerà per continuare ad influenzare il mondo dello spettacolo italiano con la sua sub-filosofia dello sfrenato marketing dell’immagine .