Il coraggio di difendersi
Domenico Scarcella, un maresciallo della guardia di finanza in pensione di 86 anni, ha vissuto un’esperienza che ha segnato la sua vita. Il , la sua abitazione a Bergamo è stata invasa da due ladri armati di passamontagna. In un momento di estrema paura e tensione, Scarcella ha preso una decisione che ha cambiato il corso della sua giornata: ha sparato un colpo di pistola, ferendo uno dei malviventi. Questo gesto, che per molti potrebbe sembrare un atto di violenza, per lui è stato un atto di legittima difesa.
La dinamica dell’intrusione
I ladri, entrambi albanesi, sono entrati nella villetta forzando una portafinestra sul retro. Sorpreso mentre guardava la televisione, Scarcella è stato strattonato e minacciato. “Soldi, soldi!” ripetevano i malviventi, mentre l’anziano cercava di comprendere la situazione. La paura ha preso il sopravvento, ma la lucidità non lo ha abbandonato. Ha affermato di aver sparato non per uccidere, ma per mettere in fuga i ladri. “Ho sparato mirando al soffitto”, ha dichiarato, sottolineando che la sua intenzione era solo quella di intimidire.
Le conseguenze legali
La reazione di Scarcella ha portato a un’indagine che ha sollevato interrogativi sulla legittimità della sua azione. Tuttavia, il giudice ha archiviato la sua posizione, riconoscendo che l’anziano ha agito in legittima difesa. I ladri, catturati poco dopo l’incidente, sono stati condannati per rapina e si trovano attualmente in carcere. Scarcella ha espresso il suo sollievo per l’esito dell’inchiesta, affermando: “Non ho mai dubitato sull’esito, era ovvio, perché ho agito per legittima difesa”. La sua testimonianza mette in luce la complessità delle situazioni di emergenza e la necessità di proteggere se stessi e i propri cari.