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Pep Guardiola smentisce voci di addio al Manchester City e alla Nazionale inglese, scherza su un possibile ruolo accanto a Roberto Baggio in Italia. Ricorda con affetto l'ex allenatore Mazzone e il suo amore per l'Italia. Sorpresa: Baggio interviene e racconta un aneddoto divertente sul cane

Pep Guardiola, intervenuto a «Che tempo che fa» su La Nove, ha negato le speculazioni riguardo un possibile addio al Manchester City, rispondendo a Fabio Fazio.

Ha detto: «Abbandonare il City? Non è vero. Ho bisogno di riflettere. Per quanto riguarda la posizione di allenatore della Nazionale inglese, anche questa è una falsa notizia. Se avessi preso una decisione, lo direi. In realtà, non lo so nemmeno io».

In tono scherzoso, l’attuale allenatore del Manchester City ha aggiunto: «Se Roberto Baggio fosse al mio fianco, partirei per l’Italia come suo assistente». Parlando in un ottimo italiano, Guardiola, che ha chiuso la sua carriera da calciatore nel Brescia, ha ricordato con affetto Carlo Mazzone, il suo ex allenatore con le «rondinelle».

Il miglioramento dell’italiano grazie a De Gregori

«Il mio italiano è stato molto migliorato grazie a Francesco De Gregori e alle sue canzoni. La mia preferita è «La storia siamo noi». Non ho mai incontrato l’artista».

Il ricordo di Mazzone e Baggio

Riguardo a Mazzone, Guardiola ha raccontato: «Ero sugli spalti quando l’ho visto protestare sotto la curva dei tifosi dell’Atalanta. Ho pensato: ‘Questo è il mio allenatore’. In quella squadra c’era anche Roberto Baggio».

Parlando di Baggio, ha aggiunto: «Se mi commuovo adesso, è un peccato. L’ho incontrato alla fine della sua carriera. Ha avuto un ginocchio messo male, ma era davvero forte. Posso solo immaginare la sua forza ai tempi migliori. Era una persona solare. Non era solo un calciatore straordinario, ma anche un grande individuo. Penso che non ci sia un angolo d’Italia dove non sia adorato. Portava il suo cane agli allenamenti e noi lo accettavamo volentieri, perché era speciale».

A sorpresa, Roberto Baggio è intervenuto in video e ha ricordato un episodio legato al cane: «L’ho portato al campo senza sapere che Mazzone avesse paura dei cani e che si fosse infuriato già con un mio compagno per un episodio simile». Notò il cane e si infuriò nuovamente con il mio amico, ma quest’ultimo gli spiegò che era il mio. A quel punto, Mazzone esclamò: «Ehi, lasciatelo giocare! Offriteli un biscotto».