La legge di Bilancio 2025 porta con sé nuove opportunità per liberi professionisti, giovani e genitori. Sono previste importanti modifiche che semplificano l’apertura della Partita Iva, con particolare attenzione a chi sta muovendo i primi passi nel mondo del lavoro e della professione.
Legge di Bilancio 2025: bonus, agevolazioni e novità per chi apre una Partita Iva
Il limite di reddito per accedere al regime forfettario sale da 30.000 a 35.000 euro lordi nel 2025, per redditi da lavoro dipendente, co.co.co e pensioni. Nel regime semplificato, le spese per rappresentanza e omaggi sono deducibili solo se pagate con metodi tracciabili.
La principale novità riguarda l’aspetta previdenziale: chi apre una Partita Iva per la prima volta nel 2025 e si iscrive alle Gestioni INPS per artigiani e commercianti potrà usufruire di una riduzione contributiva del 50% per i primi tre anni. Questo significa una riduzione dei contributi fissi a circa 2.200 euro annui e una diminuzione al 12% sulla base dei redditi effettivi, una novità importante per i giovani.
“Dalla nostra esperienza diretta con i liberi professionisti più giovani c’è un certo scetticismo nei confronti del sistema previdenziale tradizionale, percepito come poco vantaggioso rispetto agli sforzi economici richiesti. La possibilità di alleggerire il carico contributivo nei primi anni può rappresentare un incentivo determinante per chi si affaccia a questo mondo. Siamo in attesa di ulteriori dettagli operativi da parte dell’INPS, intanto ci aspettiamo che questa agevolazione stimoli una crescita significativa nelle nuove aperture“, dichiara Fiscozen.
Un altro intervento significativo riguarda la NASpI anticipata, che permette di ricevere in un’unica soluzione il residuo dell’indennità di disoccupazione. Per accedere al beneficio, i lavoratori che si sono dimessi e sono stati poi assunti altrove devono aver accumulato almeno 13 settimane di contributi con il nuovo datore di lavoro.
La Legge di Bilancio 2025 e gli interventi legati alla genitorialità
Le madri lavoratrici con almeno due figli possono usufruire di un esonero parziale dai contributi previdenziali, esteso dal 2025 anche alle libere professioniste in regime ordinario, ma non a quelle in regime forfettario. Per accedere al beneficio, il reddito imponibile ai fini previdenziali non deve superare i 40.000 euro annui.
È stato introdotto anche un Bonus per le nuove nascite, destinato alle famiglie con ISEE non superiore a 40.000 euro. Il bonus, erogato come assegno una tantum, ammonta a mille euro per ogni figlio nato o adottato a partire dal 1° gennaio 2025.
Infine, l’importo del Bonus asilo nido è stato incrementato a 3.600 euro per le famiglie con ISEE inferiore a 40.000 euro, e non è più necessaria la presenza di un figlio sotto i dieci anni nel nucleo familiare, e l’indennità per il congedo parentale è stata aumentata all’80% della retribuzione per tre mesi, da utilizzare entro il sesto anno di vita del bambino.