Milano, 9 apr. (askanews) – Milioni di bambini, in Italia e nel mondo, ogni anno scartano quell’uovo di cioccolato impazienti di scoprire cosa nasconda il barilotto giallo. E’ una magia che si ripete da oltre 50 anni, e tutti i giorni dell’anno grazie al genio creativo di Michele Ferrero padre del Kinder Sorpresa e alla capacità della sua azienda di continuare a innovare per stupire generazioni di bambini. Ma quanti sanno come nasce una sorpresa Kinder? Ferrero lo racconta in occasione della Milano Design Week, aprendo in zona Tortona uno spazio dove scoprire il processo creativo e realizzativo di questi giocattoli in miniatura
“Kinder Sorpresa Design Studio è uno spazio esperienziale che mira a celebrare l’iconicità della marca Kinder Sorpresa e offre ai consumatori un’esperienza immersiva sul prodotto – ha detto Davide Chessa, responsabile globale prodotti Kinder con Sorpresa – Kinder Sorpresa insiste su una shape iconica, quella dell’uovo ovviamente, ed è un prodotto che racchiude degli elementi di design molto importanti a partire dalle sorprese. E poi anche il barilotto che contiene le stesse sorprese è un oggetto di design industriale a tutti gli effetti”.
Nato nel 1974 dall’intuizione di Michele Ferrero di “dare la Pasqua ai bimbi tutti i giorni”, Kinder Sorpresa ogni anno conquista oltre 4 milioni e mezzo di famiglie italiane. Nella sua “fabbrica di sorprese” Ferrero sviluppa in un anno oltre 300 nuovi giochi, diventati nel tempo oggetti da collezione con un milione di appassionati in giro per il mondo. Ma dietro ognuna di queste piccole creazioni c’è un lavoro articolato che unisce cratività, design e rispetto di rigide norme di sicurezza: “Lo sviluppo delle sorprese è un processo che dura circa nove mesi – spiega Chessa – È un processo molto approfondito che chiaramente include anche tutta una serie di passaggi col consumatore per verificare effettivamente l’apprezzamento delle sorprese stesse. Un lavoro di un team dedicato all’interno di Ferrero che fa tutto lo sviluppo a partire dalle bozze, ai 3D, ai primi prototipi e poi infine all’industrializzazione”.
Nella fabbrica delle sorprese Kinder riuscire ancora a stupire i bambini, 50 anni dopo quell’intuizione felice, è un obiettivo che richiede innovazione continua. Le prime figurine in metallo degli anni ’70 o le serie dipinte a mano di vent’anni dopo, come le Tartallegre, appartengono alla storia del costume. Oggi sono i supereroi contemporanei a dominare, con una immancabile estensione digitale:
“Noi puntiamo ovviamente a mantenere la proposta Kinder Sorpresa rilevante per i consumatori – sottolinea – Kinder Sorpresa è un prodotto che ha 50 anni ma è tuttora molto attuale e questo è anche il frutto di un’innovazione continua anche sullo spazio digitale. Lo sviluppo della piattaforma APPLAYDU è un chiaro esempio e quindi anche l’amplificazione dell’esperienza in termini digitale e non soltanto fisica”.
In via Novi a Milano dal 10 al 12 aprile non solo si potrà conoscere il mondo che c’è dietro le sorprese Kinder ma potrà essere vissuto in prima persona: grazie a una tecnologia innovativa, infatti, i visitatori potranno trasformare sè stessi in una sorpresina e ricevere sul proprio smartphone un avatar stile Kinder.