Argomenti trattati
Le dichiarazioni della rettrice e le reazioni del Ministero
Durante l’inaugurazione dell’anno accademico 2024/2025, la rettrice dell’Università Statale di Milano, Marina Brambilla, ha espresso preoccupazioni riguardo alle “difficoltà nel bilancio di previsione”. Questa affermazione ha suscitato una reazione sorprendente da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur), che ha sottolineato come le università italiane siano finanziate per l’80% dallo Stato e per il restante 20% dalle tasse degli studenti. La questione centrale riguarda l’interpretazione delle “risorse patrimoniali proprie”, un termine utilizzato dal direttore generale dell’ateneo, Angelo Casertano, per indicare le misure necessarie a coprire il bilancio.
Il contesto finanziario delle università italiane
Il Mur ha evidenziato che, nonostante le difficoltà sollevate, il sistema dell’alta formazione ha beneficiato di un significativo aumento del finanziamento pubblico negli ultimi anni, grazie anche al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Questo incremento ha permesso agli atenei di adattare le proprie priorità e linee di intervento, attingendo a risorse liberate da altri capitoli o agli avanzi di bilancio. Le difficoltà espresse dalla rettrice appaiono quindi sorprendenti, soprattutto alla luce dell’incremento previsto nel Fondo di Finanziamento Ordinario 2025, per il quale il ministro Anna Maria Bernini ha mostrato un forte impegno durante l’approvazione della legge di Bilancio.
La disponibilità al dialogo e le risposte degli atenei
Il Ministero ha ribadito la propria disponibilità a dialogare con le università e le loro governance, invitando a segnalare eventuali criticità di bilancio. Tuttavia, questo appello non ha ricevuto risposte da parte di alcun ateneo, sollevando interrogativi sulla reale situazione finanziaria delle istituzioni accademiche. La presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui), Giovanna Iannantuoni, è stata designata come relatrice per una revisione del meccanismo del Fondo di finanziamento ordinario, un passo necessario per garantire una gestione più efficace delle risorse destinate all’istruzione superiore.