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Oggi, 1° marzo, si sono tenuti i funerali di Alexey Navalny e Yulia Navalnaya, vedova dell’uomo, nonostante l’assenza ai funerali ha affidato ai social il suo pensiero.
«Lyosha, grazie per 26 anni di assoluta felicità. Sì, anche per gli ultimi tre anni di felicità. Per l’amore, per avermi sempre sostenuto, per avermi fatto ridere anche dalla prigione, per avermi sempre pensato. Non so come vivere senza di te, ma farò del mio meglio per renderti lassù felice per me e orgoglioso di me. Non so se ce la farò o meno, ma ci proverò. Sono sicura che un giorno ci incontreremo. Ho così tante storie da raccontarti, così tante canzoni salvate sul mio telefono per te, sciocche e divertenti e volevo così tanto fartele ascoltare. E volevo tanto guardarti mentre le ascoltavi e ridevi e poi mi abbracciavi. Ti amo per sempre. Riposa in pace».
«La Russia sarà libera», questo è stato il grido affermato e sostenuto dalla folla presente al funerale di Alexey Navalny: due-tremila persone sotto la stretta sorveglianza di agenti di polizia, che pattugliavano la zona e camion antisommossa.
«La lotta alla corruzione è anche una lotta per il rispetto dei diritti umani universali. È senza dubbio una lotta per la dignità umana, per il buon governo e per lo Stato di diritto».