Le parole di Liliana Segre: "Bisogna ricordare ogni giorno"

Le parole di Liliana Segre: "Tutti i giorni possono essere uguali o diversi, ma quel luogo non si dimentica mai"

Liliana Segre nella Giornata della memoria torna a parlare dell’olocausto e di quanto vissuto nella sua vita.

Liliana Segre e la Giornata della memoria

«Io non sono adatta a parlare del 27 gennaio perché chi ha passato quello che ho passato io non aspetta quella data per ricordarsi di una vita fa. Questa è la verità, lo fa 365 giorni all’anno, non il 27 gennaio. Tutti i giorni possono essere uguali o diversi ma quel luogo non si dimentica mai».

La Giornata della memoria e l’incontro con Liliana Segre

La senatrice a vita, 93 anni e sopravvissuta all’orrore dei lager, è arrivata in auto accompagnata dal figlio e accolta dal rettore Elio Franzini.

Liliana Segre è stata accolta, all’Università Statale di Milano, da un lungo applauso e un manifesto che citava: L’indifferenza è peggiore della violenza, prima della cerimonia di consegna della laurea honoris causa in Scienze storiche.

Nella Giornata della memoria Liliana Segre testimonia l’orrore vissuto

I racconti di Liliana Segre portano con sé un pensiero forte e chiaro: Non ho mai perdonato, come non ho dimenticato, certe cose non sono mai riuscita a perdonarle”.

Tanti sono i racconti della donna in merito alla sua infanzia, troppo difficile da dimenticare:

«Era molto difficile per i miei parenti convivere con un animale ferito come ero io: una ragazzina reduce dall’inferno, dalla quale si pretendeva docilità e rassegnazione. Imparai ben presto a tenere per me i miei ricordi tragici e la mia profonda tristezza. Nessuno mi capiva, ero io che dovevo adeguarmi ad un mondo che voleva dimenticare gli eventi dolorosi appena passati, che voleva ricominciare, avido di divertimenti e spensieratezza».