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Le parole di Liliana Segre a Milano: "Ricevo minacce pazzesche ma non sto a casa ad aspettare che mi si ammazzi"

Liliana Segre

La senatrice Liliana Segre nel suo intervento al Memoriale della Shoah a Milano durante un evento organizzato dall'Oscad

La senatrice a vita, Liliana Segre, durante un evento al Memoriale della Shoah di Milano a Milano ha denunciato le minacce subite.

Le parole della senatrice Liliana Segre

«Ricevo minacce pazzesche che ho ignorato per anni. E mi preoccupo di questi odiatori in generale che dovrebbero essere protetti e curati. Ma io ho visto tutto, come potrei avere paura a uscire di casa?».

La senatrice ha poi aggiunto:

«Dico sempre che ho vissuto invano. Per 30 anni sono andata nelle scuole a raccontare ciò che era successo. E ritrovarmi a 94 anni a sentirmi dire ‘stai attenta, stai a casa’… A me piace vivere, sono attiva, ho tante passioni. E dovrei stare a casa perché qualcuno vuole ammazzarmi? No».

Solidarietà nei confronti di Liliana Segre per le minacce subite

«Sincera e affettuosa vicinanza. La violenza e le intimidazioni non possono e non devono trovare spazio nella nostra società», le è stata espressa dal presidente del Senato Ignazio La Russa.

Il leader di Italia Viva Matteo Renzi a definire Liliana Segre:

«Una gigante del nostro tempo. Penso che una delle persone che più mi mancherà del Senato, se sarò eletto al Parlamento europeo, dove andrò a differenza di altri, è proprio Liliana Segre»

Renzi ha, inoltre, sottolineato:

«Il tema dell’antisemitismo esiste, è ancora molto forte. Tutti noi dobbiamo combattere questa battaglia culturale e contemporaneamente lavorare per la pace in Medio Oriente, che vuol dire due popoli e due Stati, che vuol dire il rilascio degli ostaggi, che vuol dire la fine delle ostilità a Gaza e la distruzione di Hamas».

Vicinanza anche dal ministro dell’Università

Anna Maria Bernini in un post su X afferma la sua solidarietà per Liliana Segre:

«Non è facile riconciliarsi con la memoria. Non è da tutti trovare il coraggio di raccontare l’orrore. Liliana Segre lo ha fatto, e lo ha fatto con coraggio, generosità, amore. Modulando il linguaggio. Trasferendo con calma la forza dirompente dei contenuti. Le dobbiamo tutti molto. E non saranno le ennesime e continue minacce a fermare l’intensità travolgente delle sue parole».