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Le parole di Giancarlo Giorgetti: "La riduzione del cuneo fiscale è la priorità numero uno", poi le critiche verso Conte

Le dichiarazioni del ministro dell'Economia durante l'assemblea di Federmeccanica

Le dichiarazioni del ministro dell'Economia durante l'assemblea di Federmeccanica

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, è intervenuto durante l’assemblea di Federmeccanica nella quale ha anche introdotto l’imminente prossima legge di bilancio e non ha risparmiato qualche critica nei confronti di Giuseppe Conte.

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L’intervento del ministro

Premesso che le risorse sono scarse, la priorità numero uno del governo è la riduzione del cuneo fiscale. Su questo punto il governo, il presidente del Consiglio e io siamo assolutamente determinati“, ha esordito così il ministro Giancarlo Giorgetti che, intervenuto in videocollegamento all’assemblea di Federmeccanica, ha presentato la manovra finanziaria che verrà: “La legge di bilancio obbedirà ai propositi di premiare l’Italia che vuole creare ricchezza. Lo faremo guardando soprattutto guardando alla principale fonte di crescita per il paese, i figli, rafforzando le politiche sulla natalità e la formazione avanzata capitale umano“, ha garantito il ministro.

Le critiche a Conte

Non mancano, da parte di Giorgetti, critiche a Giuseppe Conte con le sue difese su misure come reddito di cittadinanza e Superbonus: “L’ambizione del governo non è di adagiarsi sui risultati conseguiti ma aggredite i nodi sostanziali che abbiamo davanti, perché se badiamo solo alla distribuzione di prebende, sussidi e sovvenzioni che non possiamo permetterci non andremo lontani. Abbiamo già sperimentato l’effetto di politiche che illudono le persone e drogano l’economia“.

Il ministro dell’Economia ha poi spiegato come il governo non ha ancora fatto abbastanza per la crescita dimensionale delle imprese: “Di fronte a processi di trasformazione epocale, come l’elettrificazione dei trasporti, è necessario domandarsi come possiamo favorire i processi di consolidamento per creare imprese che abbiano una dimensione anche finanziaria adeguata a competere. Dobbiamo evitare di subire i processi solo in modo passivo, per esempio attraverso acquisizioni da parte di gruppi stranieri La questione della dimensione delle imprese si lega strutturalmente sia alla produttività sia alla crescita salariale. In Italia ci sono limiti di natura culturale che hanno impedito processi di aggregazione. Proprio su questa e altre sfide continueremo a confrontarci in un dialogo costruttivo, in cui l’esecutivo si fa carico di valutare attentamente le istanza del mondo delle imprese“, ha concluso Giorgetti.

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