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Le immagini atroci di guerra che vedo, Segre, mi fanno pensare ai poveri bambini.

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La senatrice Liliana Segre ha condiviso la sua storia personale durante la premiazione del premio Burgio 'A favore dei bambini', dedicato quest'anno ai piccoli colpiti dalla guerra. Segre ha sottolineato l'importanza di proteggere i bambini da conflitti di guerra e politici e ha condiviso la sua convinzione che "La vita trionfa sempre", nonostante le sue esperienze dolorose durante l'infanzia.

Parlando dei bambini, è facile sottovalutare la loro profonda sensibilità. Tutti noi conserviamo ricordi indelebili della nostra prima infanzia. Per fare un esempio, anche a 94 anni, ho un souvenir vivace del dottor Lovati, il pediatra che mi curava. Tuttavia, c’è stato un momento in cui sono stata allontanata dalla scuola primaria dove stavo per iniziare la terza classe, e tutto il mio universo infantile è stato distrutto all’improvviso. Questa è la storia che la senatrice Liliana Segre ha condiviso questa sera a Pavia, dopo aver ricevuto il premio Burgio ‘A favore dei bambini’ (che prevede una statua dell’artista Maurizio Fusari, simbolizzante l’albero della vita con radici forti). Questo tributo, intitolato a Giuseppe Roberto Burgio, pioniere della pediatria pavesa e rivoluzionario della pediatria italiana, era dedicato quest’anno ai piccoli colpiti dalla guerra. ‘Quando vedo ai telegiornali le scene scioccanti delle guerre che ancora persistono, il mio cuore si spezza per i bambini che patiscono a causa di questi conflitti, perché ci sono persone che desiderano espellerli dalle loro case o addirittura ucciderli – ha affermato la senatrice Segre -. Un bambino è un piccolo universo in espansione, che potrebbe avere tutta la vita davanti a lui se non fosse per un mondo di adulti che, per motivi politici o altri, desidera negarglielo’. ‘Le persone a me più vicine sono perite solo per il crimine di essere nate – ha ricordato Liliana Segre -. Tuttavia, non ho mai desiderato essere una donna di vendetta nella mia vita, ma piuttosto una donna di pace. A dicembre, diventerò bisnonna di una bambina: io stessa avrei dovuto morire per il “reato” di essere nata, ma sono stata fortunata a diventare madre, nonna e ora bisnonna.

“La vita trionfa sempre” è un dato di fatto.