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Le Iene, Mammuccari racconta le difficoltà della separazione: "Non ho visto mia figlia per tre anni"

Le Iene monologo Mammuccari

Un monologo a cuore aperto quello di cui ha parlato Teo Mammuccari. Il conduttore ha raccontato la sua esperienza con la separazione.

La separazione è da sempre uno dei drammi che tocca da vicino moltissime coppie, un dramma che assume maggiore complessità se in mezzo vi sono uno o più figli. Teo Mammuccari ha parlato di come ha vissuto in prima persona l’esperienza della separazione.

Dal 2006 al 2009 il conduttore è stato legato alla ex velina Thais Souza Wiggers. Dalla loro relazione è nata nel 2008 la piccola Julia. Nel corso del monologo ha raccontato che per lei il bene della figlia è stata la priorità. 

Le Iene, il monologo di Mammuccari: “Non ho visto mia figlia Julia per tre anni”

Il conduttore de Le Iene ha esordito dichiarando: “Quando due persone che hanno un figlio si separano, si soffre sempre perché è difficile in quella situazione dare il meglio di sé. Io sono stato travolto, avevo meno di sicurezze di lei e molte paure perché una mamma è sempre una mamma, ma anche un papà è sempre un papà mi ripetevo, ma non suonava altrettanto bene. Non ho visto mia figlia Julia per tre anni. Era in Brasile con la mamma, la mamma è sempre la mamma e una volta mi ha detto: “Papà è colpa mia. Se non ci fossi stati io non avresti avuto questi problemi”. Gli ho detto: “No, amore mio. Tu non sei il mio problema. Sei la mia forza”.

L’appello ai genitori: “Pensate ai vostri figli”

Da qui Teo Mammuccari ha lanciato un appello ai genitori, chiedendo che il pensiero per i propri figli venga sempre messo al centro: “Ecco è lì che ho capito: “Non devi pensare ai tuoi problemi, ma pensare ai figli. Solo così riuscirai ad essere un buon genitore anche grazie alla mamma che in quei tre anni che in quei tre anni in Brasile ha capito che non poteva essere una buona mamma negandomi la possibilità di essere un buon padre. Non tutti hanno la mia sensibilità, non tutti hanno la mia fortuna, ma a tutti i papà: non cercate rivincite. Pensate ai vostri figli”.