La notizia della morte del giornalista Franco Di Mare, arrivata nella serata di ieri, 17 maggio, ha lasciato un vuoto in chi lo conosceva: si chiede giustizia per la sua morte, in prima linea anche l’Osservatorio Nazionale Amianto.
Le dichiarazioni dell’Osservatorio nazionale amianto
Franco Di Mare ha combattuto contro un mesotelioma, malattia associata all’amianto. Lo aveva annunciato a Che tempo che fa, lanciando qualche accusa alla Rai, poche settimane fa.
Oggi per la sua morte interviene, Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto:
«Come Osservatorio nazionale amianto chiederemo al procuratore di Roma che venga fatta piena luce e giustizia sulla morte inaccettabile e ingiusta di Franco Di Mare anche per il trattamento ricevuto dalla Rai che lui stesso ha denunciato».
L’Osservatorio è deciso sulle azioni da compiere prossimamente: si parla di reati perseguibili d’ufficio e come associazione è pronta a costituirsi come parte offesa, affinché vengano individuati i responsabili e puniti.
Il mesotelioma: tumore di Franco Di Mare
Il mesotelioma di cui soffriva Franco Di Mare è un tumore che nasce dalle cellule del mesotermo, membrane che rivestono gli organi interni. E’ una patologia rara che colpisce soprattutto gli uomini e il 90% di questa malattia è dovuta all’esposizione all’amianto.
Franco Di Mare, nell’ultima apparizione televisiva, a Che tempo che fa, aveva raccontato il significato di questa malattia:
«Si prende perché si respirano particelle di amianto senza rendersene conto: una fibra di amianto è 6.000 volte più piccola e leggera di un capello. Ha un tempo di conservazione lunghissima, può restare in attesa fino a 30 anni e quando si manifesta, ahimè, in genere è troppo tardi».