> > Le Casalinghe dell'Isis, show della BBC di satira e orrore: è subito protesta

Le Casalinghe dell'Isis, show della BBC di satira e orrore: è subito protesta

Le Casalinghe dell'Isis, show della BBC di satira e orrore: è subito protesta

Proteste contro "Le Casalinghe dell'Isis", trasmissione della BBC che fa satira con 4 jihadiste alle prese con la quotidianità nel nuovo Stato Islamico. Pubblico e critica sono indecisi se qualificare la trasmissione della BBC "Le Casalinghe dell'Isis" ("The Real Housewives of Isis") satira ecce...

Proteste contro “Le Casalinghe dell’Isis”, trasmissione della BBC che fa satira con 4 jihadiste alle prese con la quotidianità nel nuovo Stato Islamico.

Pubblico e critica sono indecisi se qualificare la trasmissione della BBC “Le Casalinghe dell’Isis” (“The Real Housewives of Isis”) satira eccessiva o trovata di dubbio gusto. Ma in questi giorni non si parla d’altro, in Gran Bretagna. E nel mondo. Sulla bocca di tutti ci sono loro, le casalinghe del Califfato in atteggiamento disperato: giovani jihadiste duramente occupate a badare alla vita quotidiana sotto l’Isis. “The Real Housewives of Isis” è stato girato sulla falsariga della celebre serie televisiva britannica “Revolting”.

Le ragazze confessano i loro problemi di ogni giorno in 1 minuto e 44 secondi. “Mancano tre giorni alla decapitazione e non so ancora cosa mettermi!“, si lamenta Afsana. “Mi copi sempre in tutto”, le risponde, urlando, Zaynab all’amica che indossa il suo stesso gilet fashion. In pochissime ore, il video postato sulla pagina Facebook della BBC ha totalizzato 23 milioni di visualizzazioni e una bufera di critiche. Proteste prevedibili, dal momento in cui il Regno Unito ha visto 800 giovani partire per la Siria e mai più ritornare. I commenti sono lapidari: “Siete disgustosi. Ironizzate su un gruppo terroristico che violenta le donne e usa i bambini come kamikaze”.

Ma c’è anche chi non si è sentito offeso da “Le Casalinghe dell’Isis”. Sull’editoriale dell’Indipendent si legge: “Indignazioni ridicole. Quelle ragazze erano consapevoli di cosa andavano a fare in Siria. Perché non dovremmo ridere di loro?”. Parole dure. Dan Bilfesky del New York Times sottolinea, però, come l’ironia possa essere un’arma molto potente per distruggere la propaganda jihadista che tanto affascina le giovani menti. Shiraz Maher, dell’International Center for the Study of Radicalization del King’s College di Londra aggiunge: “Queste casalinghe non sono diverse da il celebre film ‘Il Grande Dittatore‘ di Chaplin. E se abbiamo riso del nazismo, perché non dovremmo ridere del Califfato?”.