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Lavoro, Tenerini: "Per la donna poca serenità nell’affrontare percorso genitorialità"

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Roma, 12 dic. (Adnkronos) - “Con difficoltà una donna oggi si approccia a un mondo del lavoro sapendo che la propria carriera sarà sicuramente più discontinua, meno remunerata, con forse la necessità di uscire da questo mondo del lavoro, con un grande punto interrog...

Roma, 12 dic. (Adnkronos) – “Con difficoltà una donna oggi si approccia a un mondo del lavoro sapendo che la propria carriera sarà sicuramente più discontinua, meno remunerata, con forse la necessità di uscire da questo mondo del lavoro, con un grande punto interrogativo, se poi riuscirà ad entrarci. Rispetto a queste problematiche non c'è serenità nell'affrontare un percorso di genitorialità e di maternità”.

Lo ha detto Chiara Tenerini,della Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera, intervenendo questa mattina, da remoto, all’Adnkronos Q&A, 'Essere genitori oggi, tra scienza e welfare', inserito nel progetto 'Demografica', al Palazzo dell'Informazione di Roma. “Essere bravi legislatori non basta – aggiunge – Anche le aziende oggi devono fare la loro parte ed essere sempre più coinvolte nei processi sociali del nostro tempo e delle comunità. Si tratta di un lavoro di sinergia tra aziende, politica e sindacati, per riuscire veramente a dare quegli strumenti che possono infondere fiducia ai giovani e riuscire a invertire questo trend".

Sono in corso “trasformazioni epocali anche rispetto alla percezione del mondo del lavoro da parte dei giovani – osserva Tenerini – I dati che abbiamo non ci consegnano un quadro di serenità perché sappiamo che questo inverno demografico” impatta “sulla sostenibilità di tutto quello che è il sistema Paese e il welfare. Tante misure sono state introdotte negli anni attraverso le norme legislative. Anche nell'ultima legge di bilancio sono stati inseriti miglioramenti o comunque degli incentivi che possono aiutare i giovani che intendono avviare un percorso di vita familiare e alla genitorialità”. Certo, “c'è ancora culturalmente un paradigma da rompere: il carico familiare oggi è percepito sulle spalle delle donne sia dal punto di vista dell'affrontare la maternità, sia del carico familiare quando”, per esempio, bisogna “prendersi cura dei genitori anziani, dei parenti anziani. Purtroppo questo è culturalmente ed effettivamente ancora sulle spalle delle donne”.

In questa finanziaria, “è stato reintrodotto un bonus bebè di 1.000 euro, una tantum, che vengono praticamente dati per i redditi fino a 40 mila euro per i nuovi nati – illustra Tenerini – È un modo per far sentire che questo governo comprende le difficoltà e vuole dare un segnale di vicinanza e di interessamento rispetto ai giovani che decidono di intraprendere un percorso di famiglia. È stato inoltre reso più ricco il bonus asilo, anche nido. Al di là della presenza o meno della quantità di rimborsi elargiti a seconda delle fasce di reddito, sugli asili nido resta il problema che, in certi territori, mancano le strutture” essenziali soprattutto nei primi 12 mesi.

“Anche il congelo parentale è aumentato – aggiunge l’onorevole – C'è una previsione per 3 mesi in più con una retribuzione dell’ 80% sia per la madre sia per il padre. È un segnale, sappiamo che non è sufficiente, che in altri Paesi d'Europa esiste una ripartizione diversa, sappiamo che è tutto perfettibile, migliorabile”. Sulle politiche attive del lavoro è prevista “la decontribuzione per l'assunzione di madri con 2 o più figli che sono fuori dal mondo del lavoro da più di 6 mesi. La decontribuzione è molto più forte, è fino al 130% per chi è in difficoltà”.

Fino a quando però “non si risolve il problema della parità di inserimento e di continuità lavorativa per uomo e per donna, non si arriverà veramente a una soluzione certa – sottolinea Tenerini – C'è la certificazione per le aziende che hanno attenzione nei confronti della diversità di genere, il Bollino-Rosa, anche questo è comunque un segnale, un passo importante, ma ci sono tante cose da fare. Il cambiamento è, come sempre culturale: occorre instillare questa cultura della parità di genere già dai primi anni della formazione, dall'asilo, dalla scuola elementare, alle superiori e negli studi universitari, per riuscire a colmare quel gap che vede ancora troppe donne fuori dai percorsi delle materie Stem”, cioè tecnico scientifiche e matematiche.

“Abbiamo una transizione digitale in corso, l'avvento di una trasformazione epocale con l'intelligenza artificiale – riflette Tenerini – Non possiamo permetterci di tenere una parte della popolazione, quella femminile, fuori da questa grande trasformazione e da questa nuova versione del mondo del lavoro. Dato poi il problema della denatalità, è chiaro che il primo sostegno che dovremmo cercare, per mantenere i livelli di sostenibilità del Paese, è quello di riuscire a reclutare e mettere nel mondo del lavoro il più possibile l'universo femminile. Credo che questa sia la strada necessaria e fondamentale".