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Lavoro: Avs, 'Pdl partecipazione forzatura senza precedenti, deriva pericolosa'

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Roma, 23 gen (Adnkronos) - "La legge che disciplina la partecipazione dei lavoratori al capitale, alla gestione e ai risultati viene maldestramente sbandierata come attuativa della Costituzione, ma in realtà non è affatto coerente con la nostra carta fondamentale". Lo ha dett...

Roma, 23 gen (Adnkronos) – "La legge che disciplina la partecipazione dei lavoratori al capitale, alla gestione e ai risultati viene maldestramente sbandierata come attuativa della Costituzione, ma in realtà non è affatto coerente con la nostra carta fondamentale". Lo ha detto Franco Mari, capogruppo di AVS nella commissione Lavoro della Camera, durante la discussione sulla pdl sul lavoro partecipato.

"L’articolo 46 parla non a caso di “collaborazione” tra lavoratori e aziende. Questa proposta è invece, evidentemente, una manipolazione e una interpretazione scorretta del dettato costituzionale: trasforma la “collaborazione” in “partecipazione” e sancisce la possibilità per i lavoratori di partecipare anche agli utili o alle perdite delle imprese per cui lavorano -ha spiegato Mari-. Un conflitto di interessi che non può portare niente di buono. Una decisione molto pericolosa che indebolisce il sindacato dove è più forte, alterando il rapporto tra le parti proprio laddove la capacità di contrattazione è più elevata".

"Noi con Salario minimo e Riduzione dell’orario di lavoro abbiamo fatto proposte concrete a sostegno della contrattazione. Abbiamo proposto di alzare l’asticella delle retribuzioni e di abbassare quella del tempo di lavoro: un omaggio alla modernità e un vantaggio evidente per la buona contrattazione. Appunto. Esattamente come dice l’articolo 36 della Costituzione", ha detto ancora Mari.

"La destra italiana, invece, invade letteralmente il campo della contrattazione e dell’autonomia sindacale: sceglie il modo di fare sindacato, decide qual è il sindacato buono e qual è il sindacato cattivo. Dopo aver attaccato gli scioperi e il dissenso dicendo che in questo modo “il sindacato fa politica, ora mette nero su bianco che “la politica può fare il sindacato”. Una forzatura senza precedenti. Una deriva pericolosa, in un Paese dove è ampiamente compromessa la dignità del lavoro", ha concluso l'esponente di Avs.