Lavazza non si ferma: il piacere del caffè ci renderà un brand globale

Milano, 27 ago. (askanews) - Il piacere, di un buon caffè, per esempio, ci aiuterà a restare umani anche quando sarà l'intelligenza artificiale di un robot a prepararcelo. Questo il messaggio che Lavazza, alla vigilia dei suoi 130 di storia, affida a un robot, per l'appunto, che nel nome è un tr...

Milano, 27 ago.

(askanews) – Il piacere, di un buon caffè, per esempio, ci aiuterà a restare umani anche quando sarà l’intelligenza artificiale di un robot a prepararcelo. Questo il messaggio che Lavazza, alla vigilia dei suoi 130 di storia, affida a un robot, per l’appunto, che nel nome è un tributo al suo fondatore, Luigi. A lui e a due attori hollywoodiani, come Steve Carell e John Krasinski, il compito di raccontare nella nuova campagna quello che da sempre fa Lavazza, il caffè, ma anche una nuova fase dell’azienda, proiettata su una dimensione globale

“Sicuramente il tema dell’AI oggi imperversa in maniera importante in tutte le conversazioni – ci ha detto Carlo Colpo, Marketing communication director e brand home director Lavazza – Noi abbiamo individuato nella dimensione del piacere un’unicità: di fatto solo l’essere umano ambisce in qualche maniera a questa dimensione del vivere, del trovare piacere nelle esperienze di vita che fa e anche in quelle più piccole, come il caffè che poi è il nostro mondo.

Quindi attorno a questa idea dell’intelligenza artificiale che prenderà un po’ il sopravvento noi vogliamo riportare invece al centro l’uomo”.

Nel pantheon dei personaggi che hanno fatto la storia della comunicazione di Lavazza, Carmencita e Caballero su tutti, dunque, arriva ora Luigi, questo robot senziente un po’ invidioso del piacere che legge sul viso dei colleghi umani quando bevono un caffè e, in segreto, sogna di assaggiare anche lui.

A interagire con lui i due attori americani, Carell e Krasinski, che portano il loro umorismo in una campagna destinata a vari media e Paesi.

“Loro sono la quintessenza di una comicità intelligente, sofisticata, che è propria anche di Lavazza – ha detto Colpo spiegando le ragoini di questa scelta – direi che questa storia è proprio un blend, una ricetta ricca di tanti ingredienti e loro sono uno degli elementi portanti perché riescono a regalare questa comicità, questo sorriso, questo effetto diciamo anche sorprendente.

Poi, non da ultimo, sicuramente l’importanza del mercato americano per i nostri prossimi piani ha fatto sì che la scelta cadesse su personaggi globali come loro ma che hanno una una forte rilevanza culturale anche sul mercato americano”.

Già perché questa campagna racconta una nuova mission di Lavazza, quella di un marchio dall’ambizione globale, che dopo aver raccontato la propria l’italianità e aver allargato lo sguardo a modi diversi di vivere il caffè, ora parla al mondo.

“Questo terzo step è ancora più importante come magnitudo e ha l’ambizione di mettere Lavazza sul radar veramente dei brand globali – ha annunciato Colpo – non è semplicemente un marketing un po’ fine a se stesso, ma è proprio una strategia di visione della nostra marca che accompagna quello che è in concreto lo sviluppo del business commerciale. Quindi sicuramente oggi i nostri competitor sono i due tre grandi marchi del caffè, questa lega a cui apparteniamo.

Non voglio definirlo il passaggio ultimo ma sicuramente un passaggio evolutivo importante che costruisce una marca veramente globale nelle intenzioni”.