Secondo gli organizzatori oltre 15 mila persone sono scese in piazza a manifestare contro un’Italia razzista e dai connotati antieuropeisti. Ma per la polizia sono cinque volte di meno, non più di 3 mila. Il corteo anti sovranista si è mobilitato nella giornata di martedì 28 agosto 2018, in occasione dell’incontro tra il ministro dell’Interno Matteo Salvini e l’ungherese Viktor Orban. In piazza San Babila si alzano voci in nome di un’Europa senza muri. Gli accessi alla zona sono stati monitorati su tutti i lati da agenti in tenuta antisommossa. Sbarrat da diverse camionette l’ingresso a Corso Monforte, da cui si giunge alla sede di palazzo del governo.
La manifestazione è coordinata da “Insieme senza muri”e i “Sentinelli di Milano”, associazione laica e antifascista. Presenti bandiere di diverse sigle sia politiche sia di associazioni. In prima linea il Pd milanese (non è invece presente il segretario reggente nazionale Maurizio Martina). Anpi, Cgil, Acli e Circoli Arci hanno aderito in grande numero. In rappresentanza delle Ong sono presenti ActionAid, Amnesty International Amref Italia e Terre des Hommes. Hanno dato il loro sostegno anche Articolo 21, ArciGay di Varese e Milano, Associazione Enzo Tortora e Radicali, Casa della carità, Casa di Accoglienza delle Donne maltrattate di Milano, Comunità di Sant’Egidio- Milano, Diem25 e +Europa con Emma Bonino. Arrivati in piazza i calciatori della St.Ambroeus Fc, prima squadra di rifugiati iscritta alla Figc. Tra i manifestati, è scesa in campo anche Laura Boldrini.
Laura Boldrini contro Salvini e Orban
Laura Boldrini è riapparsa in piazza a Milano in occasione dell’incontro tra Viktor Orban e Matteo Salvini. La deputata di Liberi e Uguali si è prestata davanti alle telecamere in mezzo alla folla radunatasi in piazza San Babila. Tanti gli scatti e i selfie in sua compagnia.
Ha parlato di possibili trionfi futuri: “Le forze del centrosinistra debbono cogliere l’eccezionalità del momento e affrontarlo con un’iniziativa politica inedita, già dalle prossime elezioni europee. Servono candidature nuove, espressione dell’associazionismo laico e cattolico, dei sindaci, dell’ambientalismo”. Così ha scritto su Twitter, dove prosegue inesorabile la battaglia a suon di cinguettii contro il leader del Carroccio, suo acerrimo nemico.
“Serve un simbolo unico nuovo. E ritrovarsi su alcuni temi importanti. In questo momento storico non possiamo permetterci di far prevalere le divisioni. A forza di fare distinguo si rischia di estinguersi. Siete d’accordo o no che adesso più che mai serva unire le forze? OrbanGoHome“, ha sentenziato sul social network.