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Un evento controverso
Il 5 dicembre, un evento organizzato dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt) ha visto la partecipazione di Rino Liuzzi, un astrologo di Conversano noto come “Jupiter”. La sua presenza ha scatenato un acceso dibattito politico e scientifico, sollevando interrogativi sulla legittimità dell’astrologia in contesti dedicati alla salute. Durante la presentazione al Ministro della Salute, Orazio Schillaci, si è discusso dello stato attuale e delle prospettive future della Lilt, ma le polemiche non sono mancate.
Le reazioni della comunità scientifica
Un gruppo di 51 personalità, tra cui ricercatori e scienziati di spicco come Silvio Garattini, ha indirizzato una lettera aperta al Ministro, esprimendo preoccupazione per l’inclusione di pratiche prive di fondamento scientifico in un evento istituzionale. “L’astrologia è priva di basi scientifiche e non dovrebbe avere alcuna legittimità in un contesto dedicato alla salute”, affermano i firmatari. La lettera mette in evidenza il rischio di considerare tali pratiche come affidabili, sottolineando che ognuno è libero di credere in queste pratiche, ma non in ambito istituzionale.
La risposta della Lilt
Francesco Schittulli, presidente della Lilt, ha risposto alle critiche esprimendo rammarico per l’impressione negativa suscitata dalla partecipazione dell’astrologo. Ha chiarito che il Ministro non era a conoscenza degli invitati e che Liuzzi non è stato invitato come esperto oncologico. “Voglio rassicurare tutti: non ci sono stati collegamenti tra astrologia e tumori”, ha dichiarato Schittulli. Tuttavia, la lettera aperta chiede al Ministro di chiarire pubblicamente la posizione del ministero e di garantire che in futuro le istituzioni non diventino veicolo di messaggi antiscientifici.
Il ruolo della scienza nella salute
La questione solleva interrogativi fondamentali sul ruolo della scienza nella lotta contro le malattie. Gli scienziati sottolineano l’importanza di mantenere un approccio rigoroso e basato su evidenze nella ricerca e nella cura della salute. La fiducia nella scienza è essenziale per affrontare le sfide sanitarie contemporanee e future. Concedere spazio a pratiche non scientifiche potrebbe compromettere la credibilità delle istituzioni e tradire il mandato di chi opera per il benessere collettivo.