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Largo consumo, cresce l'uso dell'Edi ma platea imprese ancora limitata

Milano, 13 feb. (askanews) – Cresce in Italia l’utilizzo dell’Edi, lo scambio elettronico dei documenti commerciali, per la gestione del ciclo dell’ordine, tra industria e distribuzione, anche se c’è ancora della strada da fare per allargare la platea delle imprese. E’ questo il bilancio che emerge dall’ultima edizione del “Monitoraggio dell’uso dell’Edi nel largo consumo in Italia”, l’analisi annuale realizzata da GS1 Italy in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano.

“L’edizione di quest’anno del monitoraggio che conduciamo da diversi anni col Politecnico ha registrato ancora una volta una leggera crescita nel numero di aziende che adottano le Edi, anche se è una percentuale attestata intorno al 30%, quindi ancora con molti margini di sviluppo – ha detto Andrea Ausili, chief information officer & standard director GS1 Italy – con un’ancora scarsa partecipazione delle aziende più piccole. Per quanto riguarda invece il largo consumo, le aziende partecipanti adottanti l’EDI sono anch’esse in leggera crescita, anche se il loro numero è piuttosto limitato parliamo di poco più di 8 mila aziende attive”.

Nel corso del 2023 c’è stata una crescita del 3% tra le aziende del largo consumo, il 46% delle quali è attivo nell’ecosistema Euritmo, la soluzione web-EDI ideata da GS1 Italy. E spiragli di crescita si intravedono anche sul fronte del numero dei messaggi scambiati:

“I trend sono sempre leggermente positivi – ha spiegato Ausili – i messaggi più scambiati riguardano l’ordine e la fattura. La notizia buona fino a un certo punto è che i messaggi che riguardano il supporto alla relazione logistica, alla supply chain e in particolare mi riferisco all’avviso di spedizione, all’avviso di ricevimento, sono anch’essi in leggera crescita anche se in misura molto minore rispetto a ordine e fattura”.

Proprio l’avviso di spedizione, Desadv, ha registrato un incremento dell’8% nel 2023 dopo il +14% dell’anno prima. Dato rilevante non solo perchè attesta una crescente necessità di ottimizzare la movimentazione dei prodotti ma anche perché agevola la tracciabilità o il rispetto delle nuove normative che diversamente rischiano di essere un onere per le imprese. “L’obiettivo della nostra azione va sostanzialmente in due direzioni – ha evidenziato – Una direzione è quella di ampliare la platea degli utilizzatori a quelle aziende più piccole che ancora hanno diciamo qualche remora e l’altra direzione di sviluppo è quella di massimizzare le relazioni che sono già attive. Quindi incrementare l’adozione di messaggi diversi da quelli più consolidati, ordine e fattura, e lavorare per l’appunto sui messaggi a supporto della logistica”. “Si tratta di strumenti che sono alla portata di qualunque azienda e estremamente semplici da adottare E ripeto con un grande beneficio in termini di vantaggi acquisiti”, ha concluso Ausili.