Milano, 7 feb. (Adnkronos Salute) – "Ritiro dall'Organizzazione mondiale della sanità e dagli accordi di Parigi, aiuti bloccati, cessazione di programmi sanitari a livello globale, blocco di 3 trilioni di dollari di grant e prestiti federali, che mettono a repentaglio il funzionamento di Medicaid, una pausa radicale sulle attività chiave nei National Institutes of Health (il più grande istituto di ricerca biomedica al mondo), ordini di sospensione dei lavori ai Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), negazione della diversità di genere, blackout delle comunicazioni, che hanno visto il Morbidity and Mortality Weekly Report non pubblicato per la prima volta in 60 anni". Sono "le azioni di Donald Trump a livello nazionale e globale" che, secondo un duro editoriale pubblicato su 'The Lancet', intitolato 'American chaos', sono "un attacco indiscriminato e dannoso alla salute del popolo americano e di coloro che dipendono dall'assistenza estera degli Stati Uniti" e "non una rivalutazione ponderata delle priorità degli Stati Uniti". Sono anche "un attacco alla comunità della ricerca medica e sanitaria. La capacità di lavorare dei ricercatori è stata gravemente limitata o addirittura interrotta".
"La libertà di parola è limitata – elencano gli autori dell'editoriale "in difesa della salute e della medicina" – L'uso di determinati termini è vietato sui siti web del governo Usa (e nei manoscritti inviati a riviste scientifiche), tra cui 'genere', 'transgender', 'Lgbt' e 'non binario', e una direttiva ha sospeso l'invio di nuovi lavori per la pubblicazione per tutti i dipendenti e collaboratori dei Cdc. Alla rivista 'The Lancet' l'impatto è già stato avvertito", si segnala. "I revisori stanno declinando e gli autori si stanno autocensurando. Le istituzioni sanitarie potrebbero essere esitanti a criticare pubblicamente la nuova amministrazione, ma questa timidezza è un errore. Le azioni di Trump devono essere chiamate in causa per il danno che stanno causando".
L'editoriale pubblicato su una delle riviste di riferimento della comunità scientifica scatta una fotografia di tutti gli effetti negativi che si stanno già concretizzando. "Il congelamento di 90 giorni degli aiuti Usa, compresi i fondi per il Piano di emergenza del Presidente per l'Aids, anche con una deroga per i 'programmi umanitari salvavita' ha lasciato i servizi nel limbo, in particolare per la prevenzione dell'Hiv e per le popolazioni chiave". Queste, si avverte, "non sono preoccupazioni astratte. Sono stati licenziati operatori sanitari, hanno chiuso cliniche e i pazienti sono stati colpiti. Elon Musk ha definito Usaid "malvagia" e "organizzazione criminale", nel tentativo di giustificare l'abbattimento dell'agenzia. Queste decisioni sono profondamente sbagliate, con impatti di vasta portata", avverte The Lancet.
Ma l'analisi va avanti: "Le azioni di Trump – si legge nell'editoriale – sono un attacco particolare alla salute delle donne, in particolare alla salute e ai diritti sessuali e riproduttivi. I progressi graduali compiuti su clima e salute ora rischiano di bloccarsi o addirittura di invertirsi. Più persone si ammaleranno e più persone moriranno". Questo momento "è una prova – è la riflessione – Come dovrebbe reagire la nostra comunità? Il risultato immediato è stato confusione, sconvolgimento e disorientamento, ma la risposta non può essere dettata dalla paura o dalla rassegnazione. C'è bisogno di concentrazione, strategia e, in effetti, speranza".
"Non tutti gli ordini esecutivi sopravvivranno alle sfide legali – prosegue l'editoriale – Alcuni ordini sono stati temperati o modificati grazie alla società civile, ai giornalisti, ai whistleblower nel governo e ad alcuni membri del Congresso che hanno parlato apertamente dei danni immediati. Le comunità sanitarie, mediche e scientifiche hanno un ruolo fondamentale nel sostenere i propri pazienti, difendere i programmi e fare pressioni per politiche e istituzioni che siano positive per la salute e il benessere". Ora, incalzano gli autori dell'articolo, "la comunità sanitaria globale deve fare i conti con il fatto che gli Stati Uniti sono un partner inaffidabile".
Ma "la comunità sanitaria ha superato ostacoli enormi molte volte in passato per dare un contributo enorme al benessere dell'umanità. Quelle esperienze hanno cristallizzato una visione di cosa sia la salute e cosa possa essere". Salute significa che "che tutti ne hanno diritto, che la salute degli americani dipende dalla salute di tutti, e viceversa. Che la cooperazione e le partnership costruttive devono essere vitali e la scienza deve avere la capacità non solo di far progredire la nostra comprensione del mondo, ma anche di unire le persone. Che la salute è un bene sociale, benefico per le società, un motore delle economie e un percorso verso lo sviluppo. Che la medicina deve poter aiutare le persone nei loro momenti più difficili, alleviare la sofferenza e migliorare la vita", elenca The Lancet. "Le ultime 3 settimane – conclude l'editoriale – hanno generato molta rabbia, paura e tristezza, ma non è il momento di farsi prendere dal panico. Le comunità mediche e scientifiche devono unirsi e sostenere questa visione" di salute. La rivista avvisa: "In questo spirito, The Lancet sarà un punto focale di responsabilità nei prossimi 4 anni, monitorando e riesaminando le azioni del governo degli Stati Uniti e le conseguenze delle sue decisioni per la salute".