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Migliaia di persone si sono radunate a Tezze sul Brenta per dare l’ultimo saluto a Sammy Basso, il biologo di 28 anni noto per la sua battaglia contro la progeria. L’atmosfera era di profondo rispetto al momento dell’arrivo della bara, e molti hanno portato simboli commemorativi in onore del giovane cercatore. La cerimonia si è trasformata in una vera e propria celebrazione della vita di Sammy, caratterizzata dai colori vivaci che lui stesso aveva voluto.
La testimonianza del ministro Luca Ciriani
Tra i presenti c’era anche il ministro Luca Ciriani, che ha ricordato Sammy con queste parole: “Caro Sammy, la tua testardaggine si univa a un grande cuore. Sei stato e sarai sempre un faro per il nostro gruppo”. Gli amici di Sammy hanno espresso la speranza che, grazie alla sua determinazione e alle sue ricerche, in futuro ci sarà un medico in grado di diagnosticare la progeria nei bambini e di impartire buone notizie ai genitori, dicendo loro che esiste una cura e che i loro figli potranno crescere sani e vigorosi.
Il messaggio del Cardinale Piero Parolin
Il Cardinale Piero Parolin, segretario di stato Vaticano, ha condiviso un messaggio durante la cerimonia, sottolineando quanto fosse speciale Sammy: “Ho avuto l’onore di conoscerlo; la sua presenza era una fonte luminosa nel mondo. Era sempre attento ai fatti contemporanei e si impegnava per la pace, convinto che anche un individuo potesse portare speranza e cambiamento”.
L’elogio del presidente Luca Zaia
Luca Zaia, presidente del Veneto, ha elogiato Sammy come un veneto eccezionale, descrivendolo come una persona autoironica e straordinariamente intelligente, capace di strappare un sorriso con una battuta e dotato di una mente profonda. Ha ricordato anche l’impegno di Sammy nella lotta contro la sua malattia, iniziando un progetto sperimentale fin dall’età di dodici anni, e ha sottolineato il suo gesto di altruismo, donando gli organi per la ricerca dopo la sua morte.
Ugo Foscolo, nel suo celebre poema “I sepolcri”, affermava che chi compie grandi azioni si assicura l’immortalità, un pensiero ripreso da Zaia. Sammy ha trovato la sua immortalità non solo attraverso l’intenso funerale, affollato da tanti, ma anche grazie all’eredità della sua opera, destinata a rimanere nella memoria.
Le parole di Sammy
Nel 2017, Sammy Basso scrisse una lettera in cui esprimeva il suo dispiacere per non poter consolare i suoi cari durante il proprio funerale. Aveva chiesto che venisse letta solo al momento della sua morte. Le sue parole sono state condivise dal vescovo di Vicenza, monsignor Giuliano Brugnotto, nel corso dell’omelia. Sammy esortava a ricordarlo sia con le preghiere che con un buon bicchiere di vino, festeggiando la vita.
In questa lettera, esprimeva il desiderio di essere presente accanto a chi amava e raccontava di aver vissuto una vita serena, senza percepire la sua malattia come una vera lotta. Concludeva, senza rimpianti, che il suo vero orgoglio era l’amore che aveva donato, invitando tutti a fare altrettanto, poiché i legami con le persone sono tra le cose più belle che possiamo vivere. Sammy si dichiarava grato per il percorso condiviso con loro.