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L'accordo fra Brera e la GNAm di Roma, progetti condivisi grazie a Banca Ifis

Roma, 22 ott. (askanews) – Un accordo fra due istituzioni museali cruciali per la cultura italiana. La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma e la Pinacoteca di Brera di Milano hanno siglato l’intesa con il sostegno di Banca Ifis, per la valorizzazione reciproca dei propri patrimoni storico-artistici e in tema di arte moderna e contemporanea. Si parte con la mostra dedicata a Mario Ceroli a Milano, con una sua installazione site-specific nella sala Stirling di Palazzo Citterio allestita a dicembre.

“Questa è una iniziativa Ifis Art, il nostro contenitore di arte e cultura che vuole promuovere e valorizzare l’arte su tutto il territorio nazionale, l’obiettivo sono i giovani, avvicinare i ragazzi all’arte e alla storia dell’arte del nostro paese, con questa operazione abbiamo voluto tutelare tutto il percorso creativo di Mario Ceroli, 70 anni di storia dell’arte, che oggi ha 86 anni ma ha grande energia e vitalità e ancora produce opere straordinarie. Insieme alla Galleria nazionale d’arte moderna e al Museo di Brera porteremo questo percorso espositivo per tutelare tutta la collezione di Ceroli con un accordo internazionale, per avviare un tour che parte dalla casa museo di Mario Ceroli a Milano per arrivare a New York, Parigi, Londra e proseguire”, spiega Ernesto Furstenberg Fassio, presidente Banca Ifis

L’accordo vuole anche sviluppare scenari comuni per lo studio, promozione, e ricerca scientifica ma anche per la progettazione e produzione di eventi espositivi condivisi. Angelo Crespi, Direttore Generale Pinacoteca di Brera e Biblioteca Nazionale Braidense.

“Guardavamo alla GNAm di Roma come al museo più importante con la collezione più coerente con la nostra e ci pareva importante una collaborazione fra questi due grandi musei di Stato” dice il direttore generale di Brera Angelo Crespi.

Dopo Milano, seguirà la tappa romana, nella primavera 2025, con un ampliamento delle opere in mostra attraverso una selezione antologica, allestita in alcune sale della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea.

Per Renata Cristina Mazzantini, direttrice Generale Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, “Mario Ceroli è un artista che ho seguito sempre, molto legato a Roma e alla fantastica stagione degli anni 60 e 70. Senz’altro è uno dei protagonisti dell’arte italiana della seconda metà del dopoguerra che meritava una grande mostra alla Galleria Nazionale”.