> > L'Accademia Nazionale Sartori premia Federica Carone col Manichino d'Oro 2024

L'Accademia Nazionale Sartori premia Federica Carone col Manichino d'Oro 2024

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L'evento dell'Accademia guidata da Gaetano Aloisio celebra ogni anno giovani talenti e maestri della sartoria italiana

Il Premio Manichino d’Oro 2024, organizzato dall’Accademia Nazionale dei Sartori e sponsorizzato da Carnet, è stato assegnato a Federica Carone. L’evento “Stile Sartoriale 2024, svoltosi con la partecipazione di Confartigianato Roma, ha visto sfilare le creazioni dei grandi maestri della sartoria italiana insieme alle opere di giovani talenti.

Tra i partecipanti, 12 giovanissimi sarti, selezionati da tutta Italia, hanno realizzato splendidi abiti da donna nella sede dell’Accademia in soli 5 giorni. La serata ha premiato non solo la vincitrice del Manichino d’Oro, ma ha visto anche Giada Zanoni ricevere il Premio Gesso d’Oro per la migliore tecnica di taglio e Cira Borelli il Premio Ditale d’Oro per la migliore tecnica di cucito. Quest’anno si distingue per un podio tutto al femminile.

Inoltre, è stato assegnato il Premio Vita da Sarto ai Maestri Marco Cau e Domenico Fedele, premiati da Marco Granelli, Presidente di Confartigianato Imprese.

Gaetano Aloisio: formiamo talenti per la moda italiana

Il Presidente dell’Accademia, Gaetano Aloisio, ha dichiarato: «Stile Sartoriale è l’evento più importante per la sartoria a livello nazionale e internazionale. Con il supporto di sponsor come Vitale Barberis Canonico, possiamo formare giovani talenti e assicurare un futuro all’arte sartoriale italiana, il vero Made in Italy apprezzato in tutto il mondo».

Il Manichino d’Oro è il più importante riconoscimento dedicato alla sartoria femminile, affiancato dalle Forbici d’Oro per la sartoria maschile, parte di un impegno continuo per valorizzare le nuove generazioni e il loro talento nel settore bespoke.

La manifestazione Stile Sartoriale 2024, promossa dall’Accademia Nazionale dei Sartori sotto la guida del presidente, il Maestro Gaetano Aloisio, ha rappresentato uno dei principali appuntamenti dedicati all’eccellenza sartoriale, celebrando l’arte del su misura e il valore del “Made in Italy” nel panorama della moda nazionale e internazionale. È stata la cerimonia annuale in cui l’Accademia ha espresso al massimo il suo impegno e le sue molteplici attività nel campo della sartoria, della formazione e della creazione di bellezza.

Stile Sartoriale 2024, un evento dedicato all’alta sartoria

Stile Sartoriale 2024 ha riunito maestri sarti, giovani talenti, designer e professionisti del settore, creando un’occasione unica di incontro tra tradizione e innovazione. Sono stati due giorni ricchi di contenuti e momenti celebrativi. Nel corso dei dibattiti sono state affrontate tematiche fondamentali. Durante la mattinata si è discusso di sostenibilità nel mondo sartoriale: come e dove intervenire per salvaguardare l’ambiente e quanto le nuove normative europee abbiano condizionato il comparto. Tra i partecipanti figuravano il Maestro Gaetano Aloisio, il Presidente di Confartigianato Imprese Marco Gramellini, l’Assessora della Regione Lazio Simona Renata Baldassare, Michele Priori, Consigliere di Amministrazione di Cobat Tessile, l’eurodeputata On. Elena Donazzan (in video) e l’On. Patty L’Abbate, Vicepresidente della Commissione Ambiente. A moderare è stato chiamato il direttore di notizie.it Francesco Condoluci.

Nel pomeriggio, si è svolto un secondo convegno incentrato su “L’evoluzione dell’artigianato: la creazione del prodotto sartoriale nell’era tecnologica e i suoi percorsi di internazionalizzazione”, con interventi di Franz Botrè, Direttore di Arbiter magazine, Paolo Manfredi, Consulente per la Trasformazione digitale delle Imprese di Confartigianato, Marco Landi, Presidente Nazionale di CNA Federmoda, Gabriella Degano, Responsabile Internazionalizzazione di Confartigianato Imprese, e Fabrizio Bitti, CEO di Bit Time Software.

Accademia Nazionale Sartori, c0s’è

L’Accademia Nazionale dei Sartori trae le sue radici dall’Antica Università dei Sartori, fondata per volontà di Papa Gregorio XIII nel 1575. La sua prima sede fu in vicus Jugarius, l’attuale via della Consolazione, ai piedi del Campidoglio, dove sorgeva la chiesa di S. Omobono, tutt’ora esistente e luogo di culto dei Sartori.

Nel 1947, Amilcare Minnucci, un intraprendente maestro sartore, rifondò l’Antica Università sotto il nome di Accademia Nazionale dei Sartori. Da allora, l’Accademia ha avuto diverse sedi, fino all’attuale in via Francesco Crispi 115, a Roma. Oggi, l’Accademia si pone come un ponte tra la tradizione del passato e l’innovazione del futuro, formando i maestri sarti del domani.

Con oltre 110 sartorie iscritte, da uomo e da donna, l’Accademia si impegna a perpetuare l’arte sartoriale italiana nel mondo, organizzando eventi e valorizzando le nuove generazioni attraverso premi come il Manichino d’Oro per la sartoria femminile e le Forbici d’Oro per quella maschile. Molti dei nomi più importanti della scena sartoriale internazionale hanno sposato gli obiettivi dell’Accademia, contribuendo a preservare e promuovere il vero Made in Italy.