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La vita in carcere di Filippo Turetta dopo la condanna all'ergastolo

Filippo Turetta durante la sua vita in carcere

Un'analisi della vita carceraria di Turetta e delle minacce al suo avvocato.

La condanna e la reazione di Turetta

Filippo Turetta, condannato all’ergastolo dalla Corte d’Assise di Venezia per l’omicidio di Giulia Cecchettin, ha commentato la sua sentenza in carcere. “È stata un’attesa angosciante, lunga. Lo sapevo, ero preparato alla parola ergastolo, sono rimasto impietrito, ma sono sereno, non mi aspettavo nulla di diverso”, ha dichiarato. Queste parole, riportate dall’Adnkronos, rivelano un uomo che, nonostante la gravità della condanna, sembra aver trovato una sorta di pace interiore. Chi ha avuto modo di incrociare il suo sguardo ha notato un certo sollievo, come se la fine del processo avesse tolto un peso enorme dalle sue spalle, un peso che sentiva gravare anche sulla sua famiglia.

La vita quotidiana in carcere

Attualmente, Turetta condivide la cella con altri detenuti nella terza sezione del carcere di Montorio. Qui, la vita è caratterizzata da una routine monotona: non partecipa ad attività lavorative e trascorre gran parte delle sue giornate in silenzio. Tuttavia, ha intrapreso un corso di perfezionamento in inglese e si dedica alla lettura e all’apprendimento di uno strumento musicale, forse per unirsi alla band del carcere. Con il passare del tempo, l’attenzione mediatica su di lui è diminuita, e le visite dei familiari sono diventate più rare, seguendo un calendario prestabilito. I colloqui devono essere prenotati via email, e il detenuto viene avvisato il giorno prima.

Minacce all’avvocato e preoccupazioni per la sicurezza

Recentemente, l’avvocato di Turetta, Giovanni Caruso, ha ricevuto una busta contenente tre proiettili, un episodio che ha sollevato preoccupazioni significative sulla sua sicurezza. Dopo aver aperto la lettera, Caruso ha immediatamente contattato le autorità competenti, che hanno avviato un’indagine. Questo evento ha portato a un incontro urgente in Prefettura per discutere le misure di sicurezza necessarie per proteggere il legale. Caruso, già oggetto di minacce in passato, ha espresso la sua preoccupazione per l’escalation delle intimidazioni. Le autorità hanno predisposto un servizio di vigilanza per garantire la sua sicurezza in diverse aree, inclusa la sua abitazione e il suo studio legale.