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La violenza giovanile a Napoli e il ruolo del Vecchio Pellegrini

Giovani a Napoli coinvolti in atti di violenza

Un'analisi della crescente violenza tra i giovani e le sfide per il pronto soccorso

Il Vecchio Pellegrini: un ospedale in prima linea

Nel cuore pulsante di Napoli, il Vecchio Pellegrini si è guadagnato il soprannome di “ospedale degli sparati”. Questo luogo, situato alla Pignasecca, è diventato un punto di riferimento per le vittime di violenza, accogliendo ogni notte un flusso incessante di ambulanze. Le sirene echeggiano mentre i medici e gli infermieri si preparano ad affrontare le conseguenze di risse, accoltellamenti e sparatorie, un fenomeno in preoccupante aumento tra i giovani della città.

Un aumento allarmante della violenza giovanile

Emilio Bellenfante, responsabile del pronto soccorso, ha evidenziato come la violenza tra i giovani sia cresciuta in modo esponenziale. Secondo una ricerca condotta nel 2022, circa 900 arrivi in emergenza erano legati ad aggressioni di baby gang. Sebbene questi eventi non abbiano ricevuto un’attenzione mediatica significativa, la situazione è peggiorata, con un incremento di accoltellamenti e sparatorie. Il personale sanitario si trova a dover gestire non solo le ferite fisiche, ma anche il clima di paura e tensione che permea la città.

Le sfide quotidiane del personale medico

Il Vecchio Pellegrini è l’unico ospedale con un reparto di emergenza nel centro storico di Napoli, e il personale è costantemente sotto pressione. Con una media di 250 pazienti al giorno e solo 20 posti letto disponibili, la carenza di medici è un problema serio. Bellenfante ha sottolineato che molti medici sono in età avanzata e che la mancanza di nuovi specializzandi rende difficile garantire un’assistenza adeguata. La situazione è ulteriormente complicata dalle aggressioni che il personale deve affrontare, spesso da parte di familiari esasperati.

Un clima di paura e insicurezza

La violenza non colpisce solo le vittime, ma anche i medici che operano in questo contesto. Bellenfante ha espresso preoccupazione per la sicurezza dei suoi figli e per il crescente numero di giovani armati che circolano per le strade. La cultura della violenza sembra essere alimentata anche dai media, con serie televisive e contenuti online che glorificano comportamenti aggressivi. Nonostante le difficoltà, il personale del Pellegrini continua a lavorare con dedizione, cercando di salvare vite e offrire supporto a chi ne ha bisogno.

Un appello ai giovani medici

In questo scenario complesso, Bellenfante lancia un appello ai giovani laureati in medicina: “La branca di emergenza è la più bella, non c’è soddisfazione più grande di ‘risuscitare’ in qualche modo pazienti gravi”. Nonostante le sfide, il personale del Vecchio Pellegrini rimane determinato a garantire la migliore assistenza possibile, affrontando ogni giorno una realtà difficile ma fondamentale per la comunità napoletana.